Salute 11 Aprile 2024 16:32

Dengue, 117 casi confermati in Italia dall’inizio dell’anno. I dati della sorveglianza Iss

Gli oltre 100 casi confermati di Dengue sono tutti associati a viaggi all’estero: l’età media dei contagiati è di 42 anni, con una distribuzione equa tra i due generi
Dengue, 117 casi confermati in Italia dall’inizio dell’anno. I dati della sorveglianza Iss

Centodiciassette casi confermati di Dengue, uno di Zika Virus, tre di Chikungunya, uno di infezione neuro-invasiva-Tbe e nessun caso di Toscana virus. Il bilancio tra casi di Dengue e altre arbovirosi emerge dall’ultimo aggiornamento del sistema di sorveglianza nazionale. Il bollettino si riferisce al periodo che va dal 1 gennaio all’8 aprile 2024. Gli oltre 100 casi confermati di Dengue sono tutti associati a viaggi all’estero: l’età media dei contagiati è di 42 anni, con una distribuzione equa tra i due generi. I 117 casi segnalati si concentrano in tre regioni: Veneto (24), Lazio (23) e Lombardia (21). Il virus non ha avuto alcun effetto letale. Anche l’unico caso di Zika Virus e i tre di Chikungunya sono associati a viaggi all’estero.

La mappa dei casi

Guardando alla cartina che mappa il luogo probabile di esposizione dei casi di Dengue importati, la maggior parte arriva dal Brasile (32 contagi), dove l’infezione sta alimentando da mesi un’epidemia record. La fascia d’età più colpita è quella compresa fra 30 e 39 anni, con un’incidenza superiore ai quattro casi per milione di abitanti. Seguono i 20-29enni con circa tre casi per milione, i 40-49enni (2,8/milione), la fascia 50-59 anni (2,4) e quella dei bimbi under 9 (1,5). Con la pubblicazione dell’ultimo aggiornamento del sistema di sorveglianza nazionale della Dengue e delle altre arbovirosi, l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato anche una faq specifica sulla malattia (https://www.iss.it/-/dengue-e-altre-arbovirosi-situazione-e-prevenzione) , rispondendo alle domande frequenti sul virus Dengue, tra cui “che cos’è e “perché se ne parla”, con una fotografia della situazione in Europa e in Italia. Ancora, gli esperti dell’Iss spiegano cosa rischia chi viene infettato e come funziona la sorveglianza.

Il vademecum per la prevenzione dell’esposizione ai vettori

“Per il momento il principale strumento preventivo contro la diffusione delle arbovirosi – scrivono gli specialisti dell’Iss – è la riduzione dell’esposizione ai vettori durante il periodo favorevole alla trasmissione.

Per quanto riguarda le zanzare è consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che possano riprodursi facilmente:

  1. – usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe, quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto
  2.  usando delle zanzariere alle finestre e soggiornando in ambienti climatizzati
  3.  svuotando di frequente i contenitori con acqua stagnante (per esempio, secchi, vasi per fiori e sottovasi, catini, bidoni, ecc.) e coprendo quelli inamovibili
  4.  cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
  5.  svuotando le piscinette per i bambini quando non sono usate.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Advocacy e Associazioni

Malattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”

Anche l’Italia, dopo il Canada e la Spagna, si prepara ad accogliere la terapia per la SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, entro la fine dell’anno. In un’in...