Salute 2 Dicembre 2022 16:10

D’Amato: «Non solo a Milano, Pronto soccorso in difficoltà a Roma e in tutta Italia»

L'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, si è espresso sul caso dei genitori del bambino di 20 mesi con 40 di febbre a cui sono state prospettate 10 ore di attesa in un Pronto soccorso di Milano. «Si tratta di un problema di carattere nazionale», spiega l'assessore
D’Amato: «Non solo a Milano, Pronto soccorso in difficoltà a Roma e in tutta Italia»

«Le attese di ore e ore in Pronto soccorso con bambini la febbre alta sono un problema che non riguarda solo Milano. Succede anche a Roma e nel resto d’Italia». A parlare è Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità,  che ha partecipato al Museo Ninfeo all’evento «Rapporto monitoraggio screening colon retto nel Lazio: verso la costruzione della Carta di Qualità» promosso da Cittadinanzattiva. Intervistato da Sanità Informazione su un tweet diventato virale, quello di una mamma che ha denunciato attese infinite in Pronto soccorso per far visitare suo figlio di 20 mesi con la febbre a 40, D’Amato chiarisce che questa è una problematica «di carattere nazionale».

Quattro giorni prima di riuscire a far visitare il figlio con la febbre a 40 da un medico

La mamma ha raccontato su Twitter di aver portato il figlio in Pronto soccorso dopo giorni passati a contattare invano il pediatra, sommerso dalle richieste di altri pazienti. «Due ore per fare l’accettazione – racconta la mamma – una volta ammessi in triage ci hanno accettato in Pronto soccorso dove c’erano orde di genitori nelle nostre stesse condizioni». Compreso che il proprio figlio non sarebbe stato visitato prima di almeno 10 ore di attesa, Giorgia decide di portarlo via di lì. Dopo aver cercato pediatri privati, finalmente il bambino è stato visitato dal suo pediatra «ben oltre un normale orario lavorativo». Il tweet di questa mamma indignata ha poi scatenato la risposta di altri genitori con esperienze simili o addirittura peggiori. «Il problema riguarda tutto il paese», commenta D’Amato.

D’Amato: «Il personale del Pronto soccorso non è adeguatamente remunerato»

«La questione riguarda risorse che non ci sono», spiega D’Amato. «Non sono adeguate neanche quelle previste nell’ultima Manovra finanziaria. Si tratta anche di una questione che riguarda il personale dei Pronto Soccorso non adeguatamente remunerato. A questo proposito – continua – c’è un impegno che il ministro della Salute ha recentemente preso e che noi verificheremo che venga rispettato. Non so con quali risorse perchè tutte le Regioni hanno un vincolo di spesa del personale addirittura al 2004 che va ancora rimosso».

Contro i Pronto Soccorso intasati serve rafforzare rete territoriale

«Infine la questione dei Pronto soccorso intasati riguarda anche la necessita di rafforzare la rete territoriale», evidenzia D’Amato. «Non dimentichiamoci che oltre il 60 per cento degli accessi in Pronto soccorso riguardano situazioni che possono essere gestite sul territorio, ad esempio la febbre alta di un bambino e la preoccupazione dei genitori. Su questo – conclude – possiamo fare tanto usando al meglio i fondi del PNRR».

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Prevenzione è Salute”: educazione e controlli gratuiti per cittadini e comunità

La prevenzione come frontiera della salute pubblica: dalla prevenzione cardiovascolare, cardiometabolica e femminile, alla promozione di stili di vita sani e screening gratuiti. Con la campagna nazion...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

FoAIRC: via a “I Giorni della Ricerca”. Mattarella: “Nuove terapie hanno aperto strade alla vita”

Si è tenuta questa mattina a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio