Salute 23 Dicembre 2025 11:00

Cure palliative, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano guida l’innovazione

Tre studi dell’INT di Milano offrono nuovi strumenti per intervenire precocemente, prevedere meglio e migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici: dal POP score al PCRS, fino all’uso sicuro degli oppioidi

di I.F.
Cure palliative, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano guida l’innovazione


Le cure palliative non sono sinonimo di fine vita. Si tratta di un’assistenza clinica precoce, specialistica e concreta che affianca le terapie oncologiche per controllare i sintomi, migliorare la qualità di vita e orientare le decisioni cliniche. Questa visione moderna è al centro della ricerca dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT), che ha presentato tre studi innovativi al XXXII congresso nazionale della Società Italiana di Cure Palliative (SICP).

Prevedere meglio con il POP score

Il primo studio riguarda il POP score (Palliative Oncologic Prognostic Score), sviluppato dal team della Struttura Complessa di Cure Palliative, Terapia del Dolore e Riabilitazione dell’INT e premiato con il Premio De Martini al Dottor Giacomo Massa. Il POP score introduce un elemento fino a oggi assente nei modelli prognostici: l’indicazione oncologica delle terapie recenti. Considerando sette variabili cliniche e la continuazione delle terapie nei 30 giorni precedenti la visita, il punteggio fornisce predizioni precise di sopravvivenza a 1, 3 e 6 mesi. “È uno strumento rapido, poco costoso e perfetto per la pratica clinica ambulatoriale, pensato per le cure palliative precoci, non per il fine vita”, spiega Massa.

Individuare il momento giusto con il PCRS

Il secondo studio presenta il Palliative Care Referral System (PCRS), sviluppato con il supporto del Ministero della Salute e della Regione Lombardia. Si tratta di uno strumento operativo per gli oncologi, pensato per individuare il momento ottimale per inviare un paziente alle cure palliative. “Il PCRS consente una valutazione personalizzata, evitando invii tardivi e migliorando l’organizzazione dell’assistenza senza complicare il lavoro clinico”, sottolinea il Professor Augusto Caraceni, direttore della Struttura Complessa di Cure Palliative dell’INT.

Oppioidi: sicurezza e appropriatezza

Il terzo contributo è una revisione sistematica sull’uso inappropriato degli oppioidi nei pazienti oncologici. In un contesto internazionale segnato dalla cosiddetta opioid crisis, emerge che: i casi di uso scorretto nella popolazione oncologica sono limitati; i pazienti oncologici hanno un rischio inferiore rispetto ad altri con dolore cronico; mancano strumenti diagnostici specifici per questa popolazione. “L’obiettivo è proteggere l’accesso a farmaci fondamentali, evitando che paure generalizzate portino a sottotrattare il dolore”, conclude Massa.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Fibromialgia: allo studio montagna, mindfulness e nordic walking come terapie

E' appena partito all'Ospedale Niguarda di Milano un progetto sperimentale per offire ai pazienti con fibromialgia terapie complementari come immersioni nella natura, sessioni alle terme, mindfulness ...
di Valentina Arcovio
Advocacy e Associazioni

3 dicembre: nasce il nuovo Piano nazionale per i diritti delle persone con disabilità

In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, il Governo presenta un Piano strategico che punta su inclusione, accessibilità e partecipazione
di Redazione
Prevenzione

Vaccini mRNA: benefici anche oltre il COVID, mortalità generale ridotta del 25%. Studio su 29 milioni di Francesi

Pubblicato su JAMA Network Open. Nessun aumento del rischio di mortalità, anzi una riduzione del 25% anche per cause non legate al COVID
di Corrado De Rossi Re