Salute 4 Settembre 2025 13:25

Cuore, il grasso addominale profondo lo mette a rischio

Il grasso addominale profondo accelera l’invecchiamento del cuore, mentre l’adipe localizzato su fianchi e cosce protegge le funzioni cardiache, indipendentemente dall’indice di massa corporea
Cuore, il grasso addominale profondo lo mette a rischio

Il grasso nascosto nell’addome può accelerare l’invecchiamento del cuore. “L’adipe che circonda organi come stomaco, fegato e intestino induce un invecchiamento precoce del tessuto cardiaco”, spiegano gli autori dello studio del Medical Research Council di Londra che hanno esaminato la correlazione tra sovrappeso e rischio cardiaco. Al contrario, l’adipe accumulato su fianchi e cosce, tipico della figura a “pera” nelle donne, sembra mantenere la salute del cuore coerente con l’età reale.

Lo studio

I ricercatori hanno analizzato i dati di 21mila persone conservati nella UK Biobank, esaminando cuore e sangue con strumenti avanzati e mappando la distribuzione precisa del grasso interno tramite scansioni corporee. “Abbiamo osservato tessuti cardiovascolari e organi interni irrigiditi e infiammati nelle persone con grasso viscerale”, spiegano gli autori. Nel sangue dei partecipanti sono risultati elevati marker di infiammazione generale.

Età del cuore e distribuzione del grasso

Ai volontari è stata assegnata un’“età del cuore” individuale, confrontata con quella reale. Lo studio, pubblicato sull’European Heart Journal, ha evidenziato che un maggiore accumulo di grasso addominale nascosto predice un invecchiamento precoce del cuore. Negli uomini, la cosiddetta “pancetta” si è rivelata un fattore predittivo importante, mentre nelle donne la figura a pera e i buoni livelli di estrogeni pre-menopausa svolgono una funzione protettiva.

BMI non sufficiente

“Il BMI – l’indice di massa corporea – è risultato ininfluente per il calcolo dell’età del cuore”, sottolinea Declan O’Regan, professore all’Imperial College di Londra. “Questo dimostra che è ben più importante la localizzazione del grasso nel corpo rispetto alla quantità totale”.

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