Dopo mesi di relativa tregua, il Sars-CoV-2 mostra segnali di ripresa. Secondo l’ultimo bollettino del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), nella settimana dal 23 al 29 agosto in diversi Paesi si osserva un aumento degli indicatori di circolazione del virus. I ricoveri e i decessi restano però inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024. L’Ecdc avverte che, a seguito di un inverno caratterizzato da una bassa diffusione del virus, l’immunità della popolazione potrebbe essersi in parte ridotta. La positività ai test per Sars-CoV-2 è oggi superiore a quella di altri virus respiratori, fattore che potrebbe determinare un aumento dei ricoveri, in particolare tra anziani e persone vulnerabili. Da qui la raccomandazione a non abbassare la guardia, mantenendo la sorveglianza epidemiologica durante tutto l’anno e rafforzando le misure di prevenzione nelle strutture sanitarie, con l’uso delle mascherine in reparti ad alto rischio o nelle residenze per anziani.
Sul fronte italiano, l’Istituto superiore di sanità (Iss) rileva un quadro al momento stabile. Al 27 agosto, l’occupazione dei posti letto in area medica si attesta all’1,1% (668 ricoverati), mentre quella in terapia intensiva è pari allo 0,3% (23 pazienti). L’indice di trasmissibilità Rt resta sopra la soglia epidemica (1,35), ma stabile rispetto alla settimana precedente. L’analisi per fasce d’età conferma che il rischio maggiore resta per gli anziani: il tasso di ospedalizzazione arriva a 22 per milione nella fascia 80-89 anni e a 26 per milione negli over-90, con una mortalità di 1 per milione proprio in quest’ultimo gruppo. Le reinfezioni rappresentano circa il 39% dei casi, dato invariato rispetto alla settimana precedente.
Quanto alle varianti, i dati di sequenziamento I-Co-Gen indicano la co-circolazione di diverse sottovarianti della famiglia JN.1, con una prevalenza crescente della variante XFG, attualmente sotto monitoraggio a livello globale. In questo scenario, Ecdc e Iss ribadiscono l’importanza della vaccinazione per le persone più a rischio, considerata la misura più efficace per prevenire le forme gravi di malattia. La raccomandazione è chiara: restare vigili, proteggere i più fragili e non dimenticare che, anche se con numeri più contenuti, il virus continua a circolare.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato