Lavoro e Professioni 18 Luglio 2019 15:09

Roma, all’Umberto I arriva il robot Da Vinci. Gaudio (Rettore Sapienza): «Permette l’applicazione delle tecnologie più avanzate»

Presentato oggi al Policlinico Umberto I di Roma il robot Da Vinci, strumento avanzato nell'ambito della chirurgia mininvasiva, già attivo da qualche mese con 120 interventi di chirurgia urologica già eseguiti, finanziato dalla Fondazione Roma
di Lucia Oggianu

Il Robot Da Vinci sbarca al Policlinico Umberto I di Roma. «Una tappa fondamentale per il Policlinico – dichiara il Magnifico Rettore della Sapienza Eugenio Gaudio durante la cerimonia di presentazione – sia per una migliore cura dei pazienti ma anche per la formazione e la specializzazione dei nostri medici specialisti chirurghi. È importante che i nostri studenti abbiano un centro di chirurgia robotica all’avanguardia per affrontare le sfide che il futuro ci propone».

Più di 5mila le piattaforme Da Vinci presenti nel mondo di cui più di 800 le installazioni in Europa, con 114 sistemi da Vinci in Italia, dove gli interventi effettuati nel 2018 hanno superato quota 20mila, con un incremento percentuale del 18% rispetto al 2017.

Cos’è e come funziona

Il robot Da Vinci consente trattamenti chirurgici avanzati che rientrano negli standard di cura con il raggiungimento di risultati equivalenti o superiori a quelli ottenibili con la chirurgia tradizionale.

Il chirurgo gestisce il sistema attraverso una consolle computerizzata posta all’interno della sala operatoria e il sistema trasferisce il movimento delle sue mani a strumenti miniaturizzati con una più facile articolazione e rotazione degli strumenti. Tali benefici si avvertono soprattutto negli interventi più complessi in zone di difficile approccio. La visione tridimensionale full HD, con ingrandimento fino a 10 volte, assicura una grande chiarezza e precisione dei dettagli anatomici.

Campi di applicazione

I campi di applicazione sono molteplici: dalla chirurgia digestiva, epato-biliare, endocrina, toracica e ORL. La posizione preminente è rappresentata dalla chirurgia urologica e della pelvi, dove viene considerata in tutto il mondo gold standard.

I benefici della chirurgia robotica da Vinci

Numerosi sono vantaggi rispetto alla chirurgia open, alla chirurgia laparoscopica tradizionale o alla più avanzata laparoscopica teleassistita, sia dal punto di vista degli operatori che dei pazienti. Tra questi: la radicalità oncologica, ovvero la possibilità di asportare completamente la massa tumorale, un più facile accesso alle anatomie difficoltose, eccellente visualizzazione dei reperi anatomici, visualizzazione dettagliata dei piani di clivaggio, maggiore precisione nella procedura demolitiva e della possibilità ricostruttiva, accuratezza del movimento chirurgico ed eliminazione del tremore fisiologico, minor tempo operatorio rispetto alla laparoscopia.

Dal punto di vista del paziente, poi, si possono aggiungere i vantaggi legati al minore dolore post-operatorio e della necessità di trasfusioni nonché dei tempi di ospedalizzazione. A questi, si aggiungono i migliori risultati estetici e una più veloce ripresa della normale attività.

Articoli correlati
Alzheimer: scoperta la molecola che può bloccare la malattia, punto di partenza per la cura
Uno studio realizzato dall’Istituto Besta e Mario Negri ha dimostrato che un piccolo peptide somministrato per via nasale sarebbe in grado di evitare l’accumulo delle sostanze tossiche che scatenano la patologia. Studiati gli effetti su modello animale, tra qualche anno la sperimentazione sull’uomo
Tumore alla prostata: più casi ma meno decessi, il libro bianco di Fondazione Onda aiuta a capire il perché
Con 37 mila nuove diagnosi l’anno il cancro alla prostata rappresenta il 19% di tutti i tumori diagnosticati nella popolazione maschile italiana. Sorveglianza attiva, chirurgia robotica e radioterapia di precisione, oltre a cure sempre più personalizzate, permettono di gestire la malattia. In futuro si punta sulle terapie ormonali
Nuova tecnologia made in Italy distrugge Sars-CoV-2 e tutte le sue varianti
Elettronica Group insieme a Lendlease presentano E4Shield, una tecnologia «disruptive» sviluppata per inattivare il Covid-19 e le sue varianti e affrontare nuove potenziali ondate pandemiche. E4Shield è uno dei primi progetti di innovazione nato all’interno dell’ecosistema di MIND Milano Innovation District
Tecnologia e design innovativo delle RSA per far vivere meglio i malati di Alzheimer
Nella due giorni di Varese Uneba, Fondazione Molina e Fondazione Don Gnocchi hanno portato all’attenzione degli enti e delle istituzioni le nuove strategie per prendersi cura del paziente affetto da Alzheimer e lanciato un appello affinché il Governo riveda l’impegno economico verso le RSA e vengano incrementati i posti di specializzazione per medici e infermieri
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Prevenzione è Salute”: educazione e controlli gratuiti per cittadini e comunità

La prevenzione come frontiera della salute pubblica: dalla prevenzione cardiovascolare, cardiometabolica e femminile, alla promozione di stili di vita sani e screening gratuiti. Con la campagna nazion...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio