Nutri e Previeni 20 Novembre 2024 16:01

Chi beve birra tende ad avere una salute peggiore rispetto a chi opta per il vino

Chi beve birra tende ad avere una salute peggiore rispetto a chi opta per il vino

I bevitori di birra tendono ad avere una dieta di qualità inferiore, sono meno attivi e hanno maggiori probabilità di fumare sigarette rispetto alle persone che bevono vino o liquori. Questo è quanto emerso da uno studio guidato dalla Tulane School of Medicine e presentato al Liver Meeting, organizzato dall’American Association for the Study of Liver Diseases. “L’abuso di alcol è la causa principale di cirrosi negli Stati Uniti e la malattia epatica steatosica associata a disfunzione metabolica (NASLD) è in rapido aumento”, afferma Madeline Novack, capo specializzanda presso il programma di specializzazione in Medicina interna della Tulane School of Medicine e autrice principale dello studio.

“Entrambi i tipi di malattia epatica – dice Novack – spesso coesistono e i cambiamenti nello stile di vita sono fondamentali per gestire e prevenire queste condizioni, a partire dalla comprensione del legame tra consumo di alcol e cattiva alimentazione”. Utilizzando un sondaggio su un campione rappresentativo a livello nazionale di oltre 1.900 adulti statunitensi che hanno dichiarato di consumare alcol, i ricercatori hanno confrontato la qualità della dieta tra le persone che consumano solo birra (38,9 per cento), solo vino (21,8 per cento), solo liquori (18,2 per cento) o una combinazione di tipi di alcol (21 per cento), misurando le abitudini alimentari auto-riferite rispetto all’Healthy Eating Index, uno strumento standardizzato convalidato basato sulle linee guida dietetiche.

Nessuno dei gruppi che consumano alcol si è avvicinato al punteggio di 80 punti che è considerato una dieta adeguata sull’Healthy Eating Index da 100 punti,  ma i bevitori di birra hanno ottenuto il punteggio più basso, 49. I bevitori di vino hanno ottenuto 55, e sia i bevitori di soli liquori che quelli che bevono bevande alcoliche miste hanno ottenuto quasi 53. I bevitori di sola birra, che avevano più probabilità di essere maschi, giovani, fumatori e con un basso reddito, hanno anche riportato il più alto apporto calorico giornaliero totale e il più basso livello di attività fisica. Studi precedenti hanno scoperto che la qualità della dieta diminuisce con l’aumento del consumo di alcol di qualsiasi tipo, ma poco è stato riportato sull’influenza di un tipo specifico di bevanda alcolica.

Novack ritiene che le differenze nella qualità della dieta tra i bevitori potrebbero essere attribuite al contesto in cui cibo e alcol vengono consumati insieme. Negli Stati Uniti, la birra viene spesso scelta in contesti in cui i cibi disponibili tendono a essere poveri di fibre e ricchi di carboidrati e carni lavorate. D’altro canto, il vino, in particolare il vino rosso, viene spesso abbinato a pasti completi di carne, verdure e latticini. Un’altra possibilità è che le scelte alimentari influenzino direttamente la scelta dell’alcol consumato. Ad esempio, cibi fritti o salati creano sete che può anche portare al consumo di sola birra. Per prevenire le malattie del fegato e altri problemi di salute, i medici dovrebbero chiedere informazioni sul tipo di alcol consumato per guidare la discussione sui comportamenti sani, ha affermato Novack. Ad esempio, i risultati di questo studio possono essere applicati ai pazienti che si identificano come bevitori di sola birra e i medici potrebbero suggerire di aumentare l’assunzione di frutta e verdura, nonché l’attività fisica.

di I.F.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”