Salute 7 Novembre 2022 10:25

CEDH: il centro di formazione in omeopatia più prestigioso del mondo. Ecco cos’è e cosa fa

Presente in 28 paesi nel mondo, in Italia dal 2014, il CEDH è attivo dal 1972 e in cinquant’anni i suoi 162 medici docenti hanno formato circa 45 mila professionisti della salute. Attivo principalmente in Europa, negli Stati Uniti, in Canada, Colombia, Brasile, Taiwan e Africa

Si chiama CEDH, acronimo di Centre d’Enseignement et de Développement de l’Homéopathie, ed è il centro di formazione in omeopatia più prestigioso del mondo. Presente in 28 paesi nel mondo, in Italia dal 2014, il CEDH è attivo dal 1972 e in cinquant’anni i suoi 162 medici docenti hanno formato circa 45 mila professionisti della salute.

I numeri dell’omeopatia

L’Omeopatia, così come sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è il secondo più grande sistema medico al mondo, che continua a crescere anno dopo anno. In Europa più di 100 milioni di persone la utilizzano e 50 mila medici la esercitano. Cifra che nel mondo i supera i 500 mila camici bianchi per 600 milioni di pazienti.

Gli obiettivo del CEDH

«È per creare un linguaggio comune tra tutti questi medici e i pazienti, sparsi nel mondo, che mezzo secolo fa è stato istituito il CEDH. Il nostro obiettivo – spiega Martine Tassone, direttore medico e didattico CEDH – è trasmettere ai professionisti della salute le conoscenze e gli strumenti necessari per la pratica quotidiana dell’omeopatia. Vogliamo consentire a tutti i professionisti della salute di integrare l’omeopatia nella loro pratica quotidiana».

CEDH e Covid-19

Anche il CEDH, così come la maggior parte delle realtà formative di tutto il mondo, ha dovuto adattarsi alle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19: «Negli ultimi tre anni ci siamo specializzati nella divulgazione online implementando l’utilizzo delle nuove tecnologie ed ideando degli strumenti digitali ad hoc, sia per docenti che per discenti», dice Martine Tassone.

Il CEDH nel mondo

Il CEDH è presente principalmente in Europa, ma anche negli Stati Uniti, in Canada, Colombia, Brasile Taiwan e in Africa, in particolare in Tunisia e Marocco. «I corsi di formazioni – dice il direttore medico e didattico del Centro – sono tarati sulle esigenze dei singoli Paesi. I colleghi presenti nelle varie sedi ci trasmettono informazioni relative alle patologie più diffuse e noi ci prepariamo ad offrire quante più nozioni possibili sui temi richiesti, adeguando di volta in volta i contenuti della nostra formazione».

Diffusione dell’omeopatia

«In Francia l’omeopatia vanta una forte tradizione: è qui che è nato il suo padre fondatore Christian Friedrich Samuel Hahnemann. In Italia è molto utlizzata soprattutto tra pediatri e ginecologi. Ma è l’India a detenere un vero primato: qui è praticata da quasi 350 mila medici, che lavorano sia in ospedali pubblici che privati.  Dal 2017, in Svizzere ha ricevuto lo status di medicina convenzionale. Tra i Paesi che restano indietro c’è sicuramente il Quebec. Qui, per invertire la rotta, di strada da fare ce n’è: sono ancora tante – conclude Tassone – le persone con opinioni decisamente avverse al suo utilizzo».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Advocacy e Associazioni

Malattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”

Anche l’Italia, dopo il Canada e la Spagna, si prepara ad accogliere la terapia per la SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, entro la fine dell’anno. In un’in...