Salute 2 Maggio 2024 11:44

Carcinoma mammario metastatico HR positivo: trastuzumab deruxtecan migliora la sopravvivenza libera da progressione

Novità importanti nell’ambito dei trattamenti per il carcinoma mammario metastatico HER positivo: l’anticorpo anticorpo monoclonale farmaco-coniugato trastuzumab deruxtecan ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nei partecipanti a uno studio di Fase III. Questi risultati saranno presto condivisi con la comunità scientifica in un congresso e saranno presentati alle autorità regolatorie mondiali
Carcinoma mammario metastatico HR positivo: trastuzumab deruxtecan migliora la sopravvivenza libera da progressione

Il trattamento con trastuzumab deruxtecan ha determinato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione (PFS), rispetto alla chemioterapia standard, nella popolazione oggetto dell’endpoint primario dello studio, costituita da pazienti con carcinoma mammario metastatico HR positivo, HER2-Low (HER2 basso, IHC 1+ o IHC 2+/ISH-), dopo una o più linee di terapia endocrina. È quanto emerge dallo studio di fase III DESTINY-Breast06.

Un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione è stato osservato anche nella popolazione complessiva dello studio (pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2 Low e HER2 ultralow, ovvero molto basso[definito come IHC 0 con colorazione della membrana; IHC >0<1+]). Un’analisi di sottogruppo pre-specificata ha mostrato che il miglioramento clinicamente significativo era consistente tra i pazienti con espressione HER2 Low e HER2 ultralow.

I dati di sopravvivenza globale (OS) non erano ancora maturi al momento dell’analisi, tuttavia, trastuzumab deruxtecan ha mostrato un’iniziale tendenza al miglioramento della sopravvivenza globale rispetto alla chemioterapia standard, in pazienti con carcinoma mammario HER2-Low e nell’intera popolazione dello studio. Il trial proseguirà per valutare ulteriormente la sopravvivenza globale e altri endpoint secondari.

Trastuzumab deruxtecan è un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato (antibody drug-conjugate, ADC), specificamente ingegnerizzato per essere diretto contro il recettore HER2.

Si stima che circa il 60%-65% dei tumori al seno HR positivi – HER2 negativi, sia in realtà HER2-Low e potenzialmente un ulteriore 25% possa essere HER2-ultralow.Le terapie endocrine sono ampiamente utilizzate nelle prime linee di trattamento del carcinoma mammario metastatico HR positivo. Tuttavia, dopo due linee di terapia endocrina, i risultati di efficacia di questa terapia sono spesso limitati. L’attuale standard di cura dopo la terapia endocrina è la chemioterapia, che è associata a tassi di risposta scarsi ed esiti sfavorevoli.

“I risultati principali dello studio DESTINY-Breast06 evidenziano l’importanza di continuare a sfidare gli attuali paradigmi terapeutici e le classificazioni consolidate del tumore al seno al fine di far evolvere i trattamenti per i pazienti con tumore al seno metastatico HR positivo che esprimono HER2″, commenta Ken Takeshita, Capo globale del dipartimento di Ricerca e Sviluppo di Daiichi Sankyo,”Partendo dai dati dello studio DESTINY-Breast04, che hanno cambiato la pratica clinica, questi risultati rafforzano la possibilità di utilizzare trastuzumab deruxtecan in una fase ancora più precoce del trattamento e in una popolazione ancora più ampia di pazienti.”

” DESTINY-Breast06 mostra che trastuzumab deruxtecan potrebbe diventare un nuovo standard di cura per i pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-Low e HER2-ultralow dopo una o più linee di terapia endocrina”, osserva Susan Galbraith, Vice Presidente esecutivo, R&S in Oncologia di AstraZeneca, “Questi risultati sottolineano il potenziale del trattamento con trastuzumab deruxtecan in tutto lo spettro del carcinoma mammario HR positivo, con un’ulteriore ridefinizione del trattamento del carcinoma mammario metastatico”.

Il profilo di sicurezza di trastuzumab deruxtecan è risultato coerente con quello dei precedenti studi clinici nel carcinoma mammario e non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza. I dati dello studio DESTINY-Breast06 saranno presentati a un prossimo congresso medico e condivisi con le autorità regolatorie mondiali.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Advocacy e Associazioni

Malattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”

Anche l’Italia, dopo il Canada e la Spagna, si prepara ad accogliere la terapia per la SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, entro la fine dell’anno. In un’in...