Salute 4 Luglio 2024 10:20

Aviaria, quarto caso umano in Usa. Cdc: “Il rischio resta basso”

Contagiato un lavoratore di un'azienda lattiero-casearia del Colorado. In corso il sequenziamento genetico virale per cercare eventuali mutazioni che potrebbero cambiare la valutazione
Aviaria, quarto caso umano in Usa. Cdc: “Il rischio resta basso”

Il rischio di una trasmissione interumana dell’aviaria resta basso, anche dopo il quarto caso umano rilevato negli Stati Uniti. Ad assicurarlo sono i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc). Questo nuovo caso umano di influenza aviaria ad alta patogenicità Hpai A(H5) è stato riscontrato in un lavoratore di un’azienda lattiero-casearia del Colorado, dove si erano registrati bovini positivi al virus A(H5N1). “Sulla base delle informazioni disponibili in questo momento non cambia l’attuale valutazione del rischio per la salute umana”, assicurano i Ccd. Tuttavia, questo sviluppo sottolinea l’importanza delle precauzioni raccomandate alle persone esposte ad animali infetti, che corrono un rischio maggiore, ribadiscono gli esperti statunitensi. La persona contagiata, che “ha riferito solo sintomi oculari, ha ricevuto un trattamento” antivirale “con oseltamivir ed è guarita”, ha informato l’organismo sanitario americano. In precedenza si erano infettate altre tre persone, sempre operatori del settore, una in Texas e 2 in Michigan.

 In corso il sequenziamento genetico virale

“I Cdc hanno tenuto sotto stretta osservazione i sistemi di sorveglianza dell’influenza, in particolare negli stati colpiti” dall’epidemia negli allevamenti, “e non hanno rilevato alcun segno di attività influenzale insolita nelle persone”, assicura l’agenzia. Il lavoratore contagiato in Colorado, hanno spiegato i Cdc, “era monitorato perché esposto per la sua attività professionale a bovini infettati dal virus H5N1. Ha segnalato sintomi ai funzionari sanitari statali, ma i test sono stati inconcludenti. I campioni inviati ai Cdc per ulteriori analisi sono risultati positivi per l’influenza A(H5)”. Resta da capire di quale sottotipo N sia il patogeno: “La designazione della neuraminidasi del virus è in attesa di sequenziamento genetico presso i Cdc”, ha precisato l’ente. Inoltre “sono in corso tentativi di sequenziamento del virus nel campione clinico, che in caso di successo saranno resi disponibili entro 1-2 giorni”. Infine, “ulteriori analisi genetiche cercheranno eventuali modifiche del patogeno, che potrebbero cambiare la valutazione del rischio da parte dell’agenzia”.

Le raccomandazioni dei Cdc

I Cdc rilanciano alcune raccomandazioni, evidenziando che seguirle “è fondamentale per ridurre il rischio individuale e contenere il rischio complessivo per la salute pubblica”. L’agenzia ricorda che “le persone dovrebbero evitare esposizioni ravvicinate, lunghe o non protette ad animali malati o morti, inclusi uccelli selvatici, pollame, altri uccelli domestici e altri animali selvatici o domestici (comprese le mucche). Dovrebbero anche evitare esposizioni non protette a escrementi di animali, lettiere, latte non pastorizzato (crudo) o materiali vicini o a contatto con uccelli o altri animali con virus A(H5N1) sospetto o confermato”. Dispositivi di protezione individuale sono consigliati ai lavoratori del settore lattiero-caseario.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio