One Health 22 Aprile 2025 11:50

Aviaria, la valutazione di Oms, Fao e Woah: “Rischio moderato per le persone esposte per ragioni professionali”

Al primo marzo, negli Stati Uniti 979 mandrie di bovini da latte risultavano positive. Il virus continua a colpire uccelli e mammiferi. Dal 2022 si contano almeno 88 gatti domestici infettati. Parallelamente aumentano i casi nell’uomo
di I.F.
Aviaria, la valutazione di Oms, Fao e Woah: “Rischio moderato per le persone esposte per ragioni professionali”

Le persone a rischio aviaria sono soprattutto quelle esposte per ragioni professionali. Ad affermarlo sono gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), della Fao e dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale (Woah) nell’ultima valutazione redatta sull’argomento. Il livello di rischio di diffusione dell’influenza aviaria A/H5N1 è stato stimato in Nord America dove resta basso per la popolazione generale e da basso a moderato per coloro che lavorano a contatto con animali potenziali veicoli del virus. La diffusione del virus A/H5N1 non si è arrestata.

I casi registrati al primo marzo 2025

Il Report traccia un bilancio dei casi aggiornato al primo marzo 2025: negli Stati Uniti 979 mandrie di bovini da latte risultavano positive al virus. Il virus, inoltre, continua a colpire uccelli e mammiferi. Dal 2022 si contano almeno 88 gatti domestici infettati. Parallelamente, aumentano i casi nell’uomo. “Dall’ultima valutazione del dicembre 2024 e fino al primo marzo 2025, sono stati segnalati ulteriori 17 casi umani di infezione da virus A/H5”, si legge nel report. Dodici di questi negli Stati Uniti e tra essi si conta un decesso. I casi, però, potrebbero essere sottostimati.

Aldilà dell’America

“Uno studio sierologico su 115 persone in Colorado e Michigan che lavoravano in allevamenti di bovini da latte” ha rilevato che otto (il 7%) presentavano “prove sierologiche di infezione recente”. Nuovi casi di influenza aviaria continuano a essere registrati anche al di fuori del continente americano. Tra dicembre e marzo sono stati segnalati due casi umani in Cambogia: entrambi i pazienti hanno contratto l’infezione da pollame infetto e sono deceduti. Un caso si è verificato nel Regno Unito in un lavoratore di un allevamento avicolo interessato dall’infezione. Un altro caso in Vietnam: l’individuo è entrato in contatto con pollame malato e morto e ha sviluppato una forma grave della malattia, ma è guarito. A questi si aggiunge un caso in un bambino in Messico, identificato a inizio aprile.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano