Salute 3 Maggio 2024 10:35

Arrabbiarsi fa male alla salute: nell’immediato aumenta il rischio di infarti e ictus, a lungo termine provoca danni irreversibili

A mettere in guardia contro i danni provocati dalla rabbia è uno studio appena pubblicato sul Journal of the American Heart Association. Precedenti ricerche avevano già dimostrato che nell'ora precedente ad un infarto le persone avevano più del doppio delle probabilità di aver sperimentato rabbia o agitazione emotiva rispetto allo stesso lasso di tempo il giorno precedente. Tuttavia, nessuno aveva mai svelato il meccanismo alla base di questa legame
Arrabbiarsi fa male alla salute: nell’immediato aumenta il rischio di infarti e ictus, a lungo termine provoca danni irreversibili

Arrabbiarsi fa male alla salute, sia nel breve che nel lungo termine. Nell’immediato può aumentare il rischio di infarti e ictus, mentre provare ripetutamente un’emozione negativa, come la rabbia, potrebbe influenzare fisiologicamente il sistema cardiovascolare causando danni irreversibili. A mettere in guardia contro le conseguenze della rabbia è Daichi Shimbo, ricercatore presso l’Università Columbia a New York che all’argomento ha dedicato un intero studio appena pubblicato sul Journal of the American Heart Association. Precedenti ricerche avevano già dimostrato che nell’ora precedente ad un infarto le persone avevano più del doppio delle probabilità di aver sperimentato rabbia o agitazione emotiva rispetto allo stesso lasso di tempo il giorno precedente. Tuttavia, nessuno aveva mai svelato il meccanismo alla base di questa legame.

Rabbia, ansia e tristezza: non tutte le emozioni negative fanno male alla salute

Ora, Shimbo, invece, ha dimostrato che arrabbiarsi, anche solo per pochi minuti può alterare il funzionamento dei vasi sanguigni e, di conseguenza aumentare il rischio di infarti e ictus. Per dimostrarlo il gruppo di ricerca ha assoldato 280 volontari, tutti apparentemente in buona salute, dividendoli in tre gruppi. Tutti gli individui reclutati sono stati sottoposti, per otto minuti, a diverse esperienze che inducono rabbia, ansia o tristezza. Contemporaneamente gli specialisti hanno provveduto ad effettuare delle misurazioni della circolazione sanguigna, attraverso prelievi di sangue, controllo della pressione arteriosa e misurazione della capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi.

Dallo studio nuove prospettive per la prevenzione delle malattie cardiovascolari

I dati ottenuti parlano chiaro: esperienze di ansia o tristezza non provocano alterazioni della circolazione sanguigna, la rabbia, invece, sì. Per approfondire ulteriormente la ricerca, gli studiosi hanno chiesto ai partecipanti di ripensare ad esperienze passate in cui si erano arrabbiati. Simultaneamente i clinici hanno nuovamente misurato i vari aspetti della loro salute circolatoria. Le persone a cui è stato chiesto di pensare e raccontare di un’esperienza recente in cui si erano arrabbiati hanno avuto una diminuzione della capacità di dilatazione dei loro vasi sanguigni che è durata circa 40 minuti.  Questo, secondo gli scienziati, dimostrerebbe che gli effetti a breve termine della rabbia potrebbero accumularsi nel tempo: “Episodi ripetuti di un’emozione negativa potrebbero influenzare fisiologicamente il sistema cardiovascolare nel tempo, causando danni irreversibili”, sottolineano i ricercatori. Il legame tra rabbia e disfunzione della capacità di dilatazione dei vasi sanguigni, dunque, è un dato di fatto. Ora, continuare ad indagarne i meccanismi che ne sono alla base per i ricercatori “potrebbe aiutare ad identificare interventi specifici ed efficaci utili a prevenire le malattie cardiovascolari in un’ampia percentuale di popolazione a rischio”.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Virus respiratorio sinciziale, ottobre è il mese per proteggere i neonati

Con l’arrivo dell’autunno prende il via la campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), che colpisce soprattutto i bambini più piccoli. Il pediatra Mart...
Advocacy e Associazioni

Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down: “Nessuna decisione senza di noi”

Il 12 ottobre CoorDown torna in 200 piazze italiane per chiedere più partecipazione e rappresentanza nei luoghi dove si decide la vita di tutte e di tutti. Al centro della campagna, il film &ld...
Advocacy e Associazioni

Legge 104 e caregiver: tutte le novità tra permessi, congedi e smart working

Le novità introdotte per i caregiver dalla legge 104 rappresentano un passo avanti importante, ma secondo l’avvocato Alessia Maria Gatto non sono ancora sufficienti per rispondere piename...
Sanità

Intelligenza artificiale, approvata la legge quadro. Per i medici resta un supporto, non un surrogato

La soddisfazione della Fnomceo: “È un buon giorno per medici e cittadini, l’atto medico resta prerogativa dei professionisti”
Nutri e Previeni

La dieta mediterranea bio è meglio, effetti su microbiota in sole 4 settimane

Uno studio guidato dall’Università di Roma Tor Vergata ha scoperto che quattro settimane di dieta mediterranea biologica sono sufficienti per modificare in modo misurabile la composizione...