One Health 18 Marzo 2025 12:28

Antimicrobico-resistenza, il Manifesto per l’alleanza tra istituzioni, professionisti e cittadini

Mandorino (Cittadinanzattiva): "La lotta all’antimicrobico-resistenza rappresenta un ambito fondamentale nel quale sperimentare la partecipazione civica"
Antimicrobico-resistenza, il Manifesto per l’alleanza tra istituzioni, professionisti e cittadini

Offrire un contributo civico nella sfida contro la resistenza antimicrobica e favorire la partecipazione delle organizzazioni civiche e di pazienti alle strategie per fronteggiare quella che l’Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto come una delle principali emergenze sanitarie globali. È questo l’obiettivo del Manifesto “Antimicrobico-resistenza: insieme ai pazienti per conoscerla e contrastarla”, presentato oggi da Cittadinanzattiva a Roma, nel corso di un evento alla presenza del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato (il Manifesto è disponibile qui in versione integrale e qui in forma sintetica). Secondo l’ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) si contano da 33mila a 35mila decessi annui in Europa, di cui circa un terzo solo in Italia (8-11mila decessi annui), per infezioni attribuibili all’AMR. Il costo annuale della resistenza antimicrobica nei paesi dell’UE e dello Spazio economico europeo (SEE) è di quasi 11,7 miliardi di euro; in Italia, secondo le stime più recenti, la AMR impatta per 2,4 miliardi di costo annuo, con 2,7 milioni di posti letto occupati a causa di infezioni da batteri resistenti. Il Manifesto indica proposte di intervento da parte delle Istituzioni nonché azioni ed iniziative specifiche attraverso le quali le associazioni civiche e di pazienti possono impegnarsi concretamente nel contrasto alla AMR.

L’importanza del contrasto all’AMR

“Il ruolo delle associazioni di cittadini e di pazienti nel governo delle politiche sanitarie è ormai riconosciuto, e anche nell’ultima Legge di Bilancio sono previste specifiche misure a riguardo. Le sfide della salute pubblica infatti sono ambiziose e richiedono necessariamente il contributo attivo dei cittadini e il ruolo facilitante delle loro organizzazioni, la consapevolezza e il coinvolgimento di quante più persone possibili. La lotta all’antimicrobico-resistenza rappresenta, per la gravità del problema e il suo impatto sui sistemi sanitari del presente e del futuro, un ambito fondamentale nel quale sperimentare la partecipazione civica: un requisito imprescindibile per il contenimento del fenomeno è stabilire un patto fra istituzioni e cittadini che miri a implementare strategie, nazionali, regionali e locali, sul contrasto alla AMR, che valorizzi il coinvolgimento delle persone, anche quelle più fragili e difficili da raggiungere, e che sia in linea con i loro bisogni di salute”, commenta Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva

Un contributo concreto per azioni efficaci e condivise

“L’antimicrobico-resistenza è una delle sfide sanitarie più urgenti e complesse del nostro tempo e richiede un impegno collettivo e coordinato – dichiara il Sottosegretario alla Salute, On. Marcello Gemmato -. È essenziale promuovere un uso consapevole e appropriato degli antibiotici in tutti i contesti, sfruttando le sinergie con le associazioni dei cittadini e dei pazienti, che rappresentano un valore aggiunto e uno stimolo costruttivo per le istituzioni e la politica. In quest’ottica, iniziative come quella di Cittadinanzattiva sono fondamentali: il Manifesto presentato oggi offre un contributo concreto per accrescere la consapevolezza e promuovere azioni efficaci e condivise, contro quella che è già una criticità dei sistemi sanitari globali ma che, con strategie mirate e il contributo di tutti, possiamo affrontare efficacemente”.

Fra le proposte dirette alle istituzioni, nel Manifesto si chiede di:

  • Dare piena esecuzione al Piano Nazionale di Contrasto alla Antimicrobico Resistenza (PNCAR), anche in vista della prossima scadenza di fine anno e del successivo rinnovo e verificare l’utilizzo da parte delle Regioni e Province autonome delle risorse, stanziate nell’ultima Legge di Bilancio, per il raggiungimento degli obiettivi previsti e l’implementazione delle azioni poste in essere nel PNCAR;
  • Individuare strategie per incentivare la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici e facilitarne la disponibilità e l’accesso, anche attivando un tavolo di consultazione multistakeholder presso l’AIFA;
  • Migliorare l’appropriatezza nella prescrizione di antibiotici attraverso l’uso di test diagnostici; promuovere all’interno delle strutture sanitarie, interventi e metodologie nuove rivolte agli operatori sanitari al fine di  rimuovere i fattori  sociali e comportamentali che possono essere i responsabili della AMR;
  • Integrare  i programmi universitari con corsi e moduli formativi sui temi della AMR, sulle pratiche cliniche per la sicurezza e prevenzione delle infezioni e al contempo avviare campagne di informazione e comunicazione capillari rivolte alla popolazione;
  • in un’ottica “One Health”, rafforzare la regolamentazione sull’uso di antibiotici in agricoltura e negli allevamenti intensivi, e sensibilizzare la popolazione sulla scelta consapevole degli alimenti privi di antibiotici.

Il ruolo delle organizzazioni civiche e di pazienti

A partire da queste proposte, il Manifesto individua in maniera dettagliata gli ambiti e il ruolo che le organizzazioni civiche e di pazienti possono svolgere in sinergia con le istituzioni, in particolare: promuovendo e sostenendo, in collaborazione con Asl, farmacie, scuole ed università, campagne di sensibilizzazione sui temi della AMR, dell’aderenza terapeutica e della prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza ma anche, in un’ottica One Health, sulla scelta degli alimenti e sulla raccolta e smaltimento dei farmaci scaduti o inutilizzati; promuovendo, all’interno delle strutture sanitarie e sociosanitarie, le attività di monitoraggio o Audit per raccogliere dati ed evidenze su infezioni ospedaliere e antimicrobico resistenza.

 

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