Ogni anno, in Italia, circa 330 persone muoiono per annegamento. In un caso su otto le vittime sono bambini e adolescenti. Un dato preoccupante dal quale emerge la necessità di intensificare la prevenzione e promuovere la cultura della sicurezza in acqua. Così, in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione dell’annegamento, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ricorre oggi 25 luglio, il ministero della Salute ha rilanciato un appello via social alla prudenza, accompagnato da un pratico vademecum di sette regole salvavita per godersi l’acqua in sicurezza.
“Con attenzione e prevenzione possiamo ridurre questi numeri”, afferma il Ministero. “Anche quest’estate adotta i giusti comportamenti!”. Ecco i consigli da seguire:
Immergersi solo in acque sorvegliate
Scegli spiagge, piscine o laghi dove sia presente personale qualificato pronto a intervenire in caso di emergenza.
Evitare acque pericolose
Non entrare in acqua con mare mosso o in presenza di correnti. Controlla sempre le condizioni prima di tuffarti.
Seguire la segnaletica e le indicazioni dei bagnini
Rispetta la cartellonistica e ascolta chi sorveglia la balneazione: aiuta a riconoscere le zone pericolose.
Educare i bambini alla sicurezza in acqua
Insegnare a nuotare fin da piccoli e spiegare come comportarsi riduce fortemente il rischio di incidenti.
Attenzione dopo i pasti e al sole prolungato
Evita di entrare subito in acqua dopo mangiato o dopo un’esposizione prolungata al sole. Meglio aspettare un po’.
Niente tuffi pericolosi
Evita tuffi da scogliere o in zone sconosciute. Controlla sempre la profondità dell’acqua.
Sorvegliare sempre i bambini
Non lasciare mai soli i bambini in acqua o vicino a specchi d’acqua, soprattutto nelle piscine domestiche o private.
“Condividi queste informazioni con amici e familiari per una stagione estiva senza rischi”, è l’invito del Ministero. Un piccolo gesto che può fare la differenza. Perché la prevenzione comincia da comportamenti semplici, ma fondamentali.