Salute 29 Luglio 2019 18:02

Acromegalia, la speranza arriva da una molecola che blocca l’ormone della crescita

La malattia del sistema endocrino genera una crescita eccessiva degli arti e numerose comorbidità. Il Presidente del Cuem (Clinical update in Endocrinologia e Metabolismo) Enzo Ghigo: «La prima cura, più efficace, resta la neurochirurgia. Ma ora ci sono nuovi farmaci in grado bloccare gli effetti negativi dell’ormone della crescita»
di Federica Bosco

Nuove speranze per i malati di acromegalia, la malattia rara del sistema endocrino che genera una crescita eccessiva degli arti e numerose comorbidità, come ipertensione, disturbi respiratori, alterazioni della vista e disturbi muscolo scheletrici.

Dal convegno Cuem, che si è tenuto a Milano al San Raffaele, buone notizie per l’impiego di una molecola che ne permette il controllo e potrebbe diventare una preziosa alternativa alla chirurgia, ad oggi la soluzione più praticata.

«È una malattia endocrina classica che però ha una serie di complicanze – spiega il Professor Ezio Ghigo, Presidente Cuem – estremamente varie e complessivamente molto internistiche per cui è stata davvero una malattia paradigmatica nell’ambito neuroendocrino ed endocrino clinico, che ha determinato una serie di studi e di ricerche e che si è avvantaggiata, più di recente, della scoperta di nuove molecole che possono contribuire alla cura efficace della malattia. La prima cura, più efficace, resta la neurochirurgia; di solito praticata per via transfenoidale e in centri di alta qualità. Si tratta di una tecnica estremamente efficace e capace di guarire del tutto il paziente, ma per i pazienti che non possono essere guariti dalla chirurgia ora è disponibile una serie di farmaci di grandissima efficacia che da soli o in associazione permettono un controllo della malattia in larghissima maggioranza dei casi».

Quali sono i farmaci che possono cambiare le sorti del malato di acromegalia?

«Sono gli analoghi della somatostatina, di prima e seconda generazione, e più recentemente, ma ormai ben consolidata, una molecola che funziona da GH antagonista, ovvero blocca l’effetto stimolatore del GH, un peptide che si chiama Pegvisonmant e che è in grado di bloccare tutti gli effetti negativi dell’ormone della crescita».

Articoli correlati
Congresso CUEM, Andrea Giustina (San Raffaele): «Per la cura delle lipodistrofie attendiamo in Italia la leptina umana ricombinata»  
Al Congresso del Clinical Update in Endocrinologia e Metabolismo si è parlato di disturbi ormonali e malattie tiroidee. «La leptina umana ricombinata e questo ormone è in grado di porre, almeno in gran parte, argine a questo difetto della leptina endogena e migliorare sia la tolleranza che la qualità di vita dei pazienti e le complicanze soprattutto cardiovascolari» sottolinea il Professor Andrea Giustina a Sanità Informazione
di Federica Bosco
CUEM Young Edition, sfida tra squadre tra giovani endocrinologi. In palio pubblicazione su “Endocrine”
E’ dedicata agli specializzandi e agli endocrinologi Under 35 la CUEM (Clinical Update in Endocrinologia e Metabolismo) Young Edition 2017 che si è tenuta nei giorni scorsi a Milano. I partecipanti, divisi in gruppi, hanno preparato e discusso casi clinici e risposto a quiz su tematiche correlate al programma del Congresso​ sotto l’occhio attento dei senior. […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Malattie Croniche, CRM Patient Advisory Board: “La voce dei pazienti al centro della cura”

Si è concluso il percorso promosso da Boehringer Ingelheim Italia con sei associazioni di pazienti. Dal confronto nascerà un documento condiviso che raccoglie bisogni, criticità e...
Salute

Giornata mondiale dell’Epatite, Oms: “Eliminare il virus per fermare cirrosi e cancro al fegato”

Nonostante siano prevenibili, le epatiti virali croniche continuano a colpire milioni di persone e a causare oltre 1,3 milioni di decessi l’anno. Esperti, istituzioni e associazioni rilanciano l...
Salute

Diabete, Glifozine arriva in farmacia e senza piano terapeutico

Le reazioni delle istituzioni e delle associazioni dei pazienti alla decisione dell'Aifa: “Una semplificazione concreta per milioni di pazienti”
di I.F.
Contributi e Opinioni

SSN. Servizio o Sistema? Perché le parole sono importanti

Tenere insieme queste due dimensioni è oggi la sfida per rendere sostenibile, senza snaturarla, la missione originaria del SSN
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...