Lavoro e Professioni 6 Giugno 2025 11:14

Accesso a Medicina, FNOPI: “Necessaria interlocuzione per garantire qualità della formazione infermieristica”

Secondo la Fnopi una professione in continua evoluzione come quella infermieristica non dovrebbe essere sussidiaria in termini di scelta rispetto a un eventuale insuccesso di entrata a Medicina
Accesso a Medicina, FNOPI: “Necessaria interlocuzione per garantire qualità della formazione infermieristica”

“Ora più che mai è necessario che le istituzioni interloquiscano con le professioni infermieristiche”. La Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) interviene all’indomani della firma del Decreto Ministeriale n. 418 del 30-05-2025 recante la disciplina di attuazione delle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria (semestre aperto) per l’anno accademico 2025-2026.

In sede di audizione parlamentare, e attraverso dettagliata documentazione depositata presso il Ministero dell’Università e della Ricerca, la FNOPI ha più volte evidenziato una serie di criticità che andranno a impattare soprattutto sui corsi di laurea in Infermieristica.

“In particolare – spiegano dalla Federazione – il decreto appena firmato individua nel dettaglio le procedure relative alla doppia iscrizione, contemporanea, gratuita e obbligatoria, ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia e ai corsi di laurea di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, anche in sovrannumero. La Federazione – continua la nota – apprezza gli sforzi visibili all’interno del testo volti ad attenuare l’impatto del trasferimento di studenti in sovrannumero recependo in parte le istanze della FNOPI, ma la priorità deve rimanere quella di garantire standard di qualità formativa dei Corsi di Laurea in Infermieristica. Una professione in continua evoluzione non dovrebbe essere subordinata a nessun’altra, invece in questo modo si afferma una sussidiarietà della scelta del percorso formativo infermieristico a un insuccesso di entrata a Medicina, alimentando una immagine sociale che da tempo siamo impegnati a superare, privilegiando l’accesso dei giovani che si riconoscono in una mission assistenziale. Il rischio è, dunque, quello che le maglie di questo provvedimento abbiano un impatto negativo rispetto agli sforzi messi in campo per valorizzare la professione. Inoltre, i primi a farne le spese sono i nostri giovani che non dovrebbero trovarsi nella condizione di tentare più strade per definire il proprio futuro”.

Tali perplessità sono state espresse anche dalla Conferenza delle Regioni che il 17 aprile scorso ha approvato un documento in cui ritiene urgente e necessario un confronto istituzionale costruttivo per promuovere misure coerenti con le reali esigenze del sistema.

“In questo contesto, la FNOPI rinnova la piena disponibilità a collaborare con le istituzioni al fine di monitorare il processo in atto andando – concludono dalla Federazione – a intervenire per risolvere criticità e garantire un sistema formativo efficiente per non disperdere potenziali futuri professionisti e tutelare il valore delle professioni sanitarie e la sicurezza pazienti”.

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