Salute 13 Settembre 2021 15:14

Terza dose e obbligo vaccinale, quando? Le risposte di Rasi e Battistini

A margine del CosmoFarma 2021, Guido Rasi (ex Ema) e Antonio Battistini (struttura commissariale) spiegano cosa ci aspetta in autunno e quando si deciderà sull’obbligo vaccinale

Terza dose in arrivo, certamente per i più fragili, e la possibilità che si concretizzi l’obbligo vaccinale se non raggiungeremo il 90% di immunizzati. Quella percentuale che doveva fermarsi all’80% e bastare, che invece la variante Delta ha reso subito obsoleta. Covid-19 corre ancora veloce in Italia e per arrestare la sua corsa, senza rischiare nuove varianti, bisogna vaccinare di più e ognuno deve fare la sua parte.

Lo hanno ribadito con chiarezza all’evento CosmoFarma 2021 a Bologna, il prof. Guido Rasi, ex direttore Ema e direttore scientifico Consulcesi, e il Ten. Gen. Antonio Battistini, capo delle relazioni istituzionali della struttura commissariale per l’emergenza Covid-19. Da mesi accanto al Generale Figliuolo nel gestire la campagna vaccinale, hanno voluto ribadire che queste sono misure necessarie per evitare nuove chiusure e un secondo inverno in rosso.

Prof. Rasi, la terza dose è quindi la soluzione finale?

«Non è la soluzione finale, è un passaggio intermedio e vedremo in che termini. Vediamo se veramente ne avranno bisogno tutti. È un passaggio, la strada sarà lunga: dobbiamo monitorare le varianti, fare tanta formazione perché quello che impariamo ogni giorno deve essere immediatamente diffuso a tutta una serie di attori che sono tanti e complessi. Dobbiamo essere informati tutti allo stesso modo».

L’obbligo vaccinale potrebbe essere il prossimo passaggio?

«L’obbligo vaccinale sembra diventare ineluttabile perché ci sono ancora troppe persone che non si vaccinano e c’è una disomogeneità territoriale e di comunità che toglie molta potenza al vaccino. Purtroppo, questo renderà necessari altri passi verso l’obbligatorietà. Ricordiamo che l’obbligo di non fare dei danni in fondo è un obbligo accettabile».

Si rischiano nuove varianti?

«È molto difficile dirlo, io sono un “tifoso” della variante Delta perché è una variante che ha scelto come strategia evolutiva la velocità, quindi potrebbe scalzare tutte le altre e diventare quella definitiva. È una delle tante ipotesi, non ho la sfera di cristallo. Certo, se arriva un’altra variante che usa come strategia evolutiva lo sfuggire al sistema immunitario e non solo al vaccino, saremmo in difficoltà maggiori».

Generale Battistini, come si gestisce la terza dose in Italia?

«Proprio pochi giorni fa Aifa ha licenziato una nota in cui specifica quali saranno i richiami che verranno attribuiti a delle categorie particolari: cittadini portatori di condizioni patologiche particolari. Immunodepressi, persone che hanno subito un trapianto e si procederà come il Ministero della Salute, la direzione generale per la Prevenzione e il Comitato tecnico-scientifico chiederanno. Il primo passo è mettere in sicurezza i più fragili».

Come recuperare i 10 milioni ancora senza vaccino?

«Mi sembra che la campagna vaccinale stia procedendo in maniera spedita: il fenomeno della riduzione dell’adesione è un fenomeno mondiale che altri paesi hanno verificato insieme a noi. Confidiamo che continuando con questa azione di persuasione, di avvicinamento e di generazione della fiducia nella campagna vaccinale anche le persone che ancora non hanno aderito lo facciano in futuro».

 

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