Gli Esperti Rispondono 1 Marzo 2022 11:45

Se un paziente rifiuta una trasfusione per motivi religiosi, cosa rischia il medico che per salvargli la vita effettua comunque il trattamento?

Quando il paziente esprime in maniera inequivocabile direttamente o tramite un rappresentante il proprio dissenso ad un trattamento, gli operatori sanitari sono tenuti a rispettare tale volontà, quando ciò non avviene si potrebbe integrare la fattispecie di violenza privata prevista dall’art. 610 c.p. punibile con la reclusione fino a quattro anni, rischiando oltre al pagamento […]

Quando il paziente esprime in maniera inequivocabile direttamente o tramite un rappresentante il proprio dissenso ad un trattamento, gli operatori sanitari sono tenuti a rispettare tale volontà, quando ciò non avviene si potrebbe integrare la fattispecie di violenza privata prevista dall’art. 610 c.p. punibile con la reclusione fino a quattro anni, rischiando oltre al pagamento delle spese processuali anche la condanna al risarcimento dei danni subiti.

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