Pandemie 17 Giugno 2019 16:06

Alla FAO l’elogio della dieta mediterranea: previene le malattie non trasmissibili e garantisce sostenibilità ambientale

Alla Conferenza High Level Event on the Mediterranean Diet ha partecipato il Direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute Gaetana Ferri

La FAO ha ospitato l’High Level Event on the Mediterranean Diet nell’ambito delle iniziative per contrastare la malnutrizione sia in eccesso che in difetto, affrontando uno dei temi più caldi quale il crescente aumento, in particolare tra le giovani generazioni, delle condizioni di sovrappeso e di obesità. Hanno partecipato i Direttori generali di FAO, UNESCO e CIHEA e per il ministero della salute il Direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, Gaetana Ferri.

L’evento ha posto al centro della scena la dieta mediterranea, tradizionale, locale, frugale, patrimonio mondiale dell’umanità attraverso un sano profilo di grassi, una bassa percentuale di carboidrati, un basso indice glicemico e un alto contenuto in fibre alimentari, composti ad azione antiossidante che contribuiscono a ridurre il rischio di patologie non trasmissibili quali le malattie cardiovascolari e il cancro.

Gaetana Ferri, ha evidenziato come la dieta mediterranea, alla pari di altre diete sostenibili, può certamente contribuire al raggiungimento di diversi obiettivi dello sviluppo sostenibile previsti dal programma d’azione Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite; oltre a prevenire le malattie non trasmissibili, come dimostrato dalla longevità delle popolazioni del Mediterraneo, è in linea con la sostenibilità e la variegata disponibilità alimentare, la tutela della biodiversità, la riduzione dell’inquinamento ambientale per le diminuite emissioni di gas serra, il miglioramento della produzione di alimenti e dell’economia, sia locale, per le piccole comunità, che nazionale con riguardo all’export agro-alimentare e la  limitazione degli sprechi.

Contestualmente è stato riaffermato il coinvolgimento del ministero in questo percorso già intrapreso in occasione della Presidenza G7  salute 2017, che ha  affrontato il tema dell’impatto dei fattori ambientali sulla salute globale con analisi di diversi aspetti, tra i quali, i sistemi alimentari e la nutrizione, così come la salute nelle città, ove si stima che entro il 2050 si concentrerà circa il 75% della popolazione mondiale. Il ministero aderisce alla Decade di azione sulla Nutrizione delle Nazioni Unite e sta lavorando all’attuazione di azioni SMART nazionali e alla promozione di una rete di azione internazionale che ha per tema proprio la dieta mediterranea.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano