Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Benessere 7 Agosto 2018

Fake news, Pontecorvi (endocrinologo): «Il web non può sostituire il parere dello specialista»

Si chiamano fake news, in italiano “false notizie”, articoli scritti sulla base di informazioni inventate, distorte, ingannevoli. Notizie che, con la diffusione dei social network, hanno avuto un vero e proprio boom. Chi le legge, spesso, non è in grado di giudicare obiettivamente il contenuto, ritenendolo valido e veritiero. «Sui social sono presenti articoli strampalati […]

di Isabella Faggiano

Si chiamano fake news, in italiano “false notizie”, articoli scritti sulla base di informazioni inventate, distorte, ingannevoli. Notizie che, con la diffusione dei social network, hanno avuto un vero e proprio boom. Chi le legge, spesso, non è in grado di giudicare obiettivamente il contenuto, ritenendolo valido e veritiero. «Sui social sono presenti articoli strampalati che spingono i pazienti all’“auto-medicina”». Con queste parole, Alfredo Pontecorvi, direttore dell’Area Endocrinologia e Malattie del Metabolismo del Policlinico Gemelli di Roma mette in guardia dai pericoli della “falsa scienza” .Il professore, sempre più di frequente, si trova ad affrontare lunghi discorsi con i suoi pazienti per sfatare questi “falsi miti”.

Ma cosa accade quando queste “fake news” riguardano la nostra salute?

«Il risultato peggiore che si possa immaginare. Ma poter parlare faccia a faccia con i lettori delle “Fake news” è già un grosso risultato. Molti il confronto con lo specialista non lo cercano affatto. Spesso  queste persone non vengono in ambulatorio. Non chiedono il parere del medico perché, sulla base delle false notizie lette sul web e sugli altri media, si convincono di non aver bisogno di alcuna cura. Dai bambini morti di morbillo, con genitori disinformati che hanno scelto di non vaccinare i propri figli. Fino a quei malati oncologici che hanno preferito rimedi senza fondamento scientifico, alle terapie tradizionali».

Com’è possibile che accadano tragedie simili?

«Anche se questi messaggi sono assolutamente ascientifici, cioè privi di qualsiasi fondamento medico, teorie non dimostrate, il pubblico dei non addetti ai lavori non è in grado di discernere le informazioni giuste da quelle sbagliate. Le notizie veicolate su social network, o più in generale in rete, oggi vengono considerate alla stessa stregua dei messaggi scientifici. Soprattutto, a causa del loro forte impatto mediatico: possono raggiungere un numero smisurato di persone nel giro di pochi secondi».

Appare necessario porre un freno. Come?

«La  scienza è una cosa seria. Le medicine e le malattie vengono scoperte con anni e anni di studio e non si possono inventare. La validità scientifica non si misura in base alla quantità di click che riceve una notizia. Questo le persone devono capirlo, devono saperlo. Devono essere informate. Le visualizzazioni possono raggiungere anche il milione, ma la scienza ha bisogno di dimostrazioni basate su specifici criteri. Per questo, dovremmo diventare tutti  “più scientifici”, respirando l’aria del giornalismo anglosassone. Quello italiano, veicolato dalle tv e dai social media,  guarda più al numero di “like” e all’auditel. E la notizia vera ne ottiene sempre meno di quelle false, che raccontano storie molto più insolite. Allora, freniamo la curiosità, lasciando spazio all’analisi ed al ragionamento».

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

PNLA e PNE: due strumenti diversi, un’unica bussola per una sanità tempestiva e di qualità

Nel dibattito pubblico sulla sanità, le sigle PNLA (Piattaforma Nazionale Liste d’Attesa) e PNE (Piano Nazionale Esiti) avranno un peso sempre maggiore. Gestite entrambe da AGENAS, rappre...
Advocacy e Associazioni

Health4Europe: la società civile europea alza la voce

Il documento propone anche un nuovo modello di governance inclusiva, con la partecipazione strutturata di rappresentanti della società civile e delle associazioni di pazienti alle decisioni pol...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”