Sanità 30 Luglio 2018 18:09

GB, Corte Suprema: «Per sospendere cure è sufficiente accordo tra famiglie e medici»

GB, Corte Suprema: «Per sospendere cure è sufficiente accordo tra famiglie e medici»

Per porre fine alla vita di pazienti in stato vegetativo, in Gran Bretagna non sarà più necessaria l’autorizzazione del giudice. Secondo quanto stabilito dalla Corte Suprema, sarà sufficiente un accordo tra la famiglia e i medici. In assenza di accordo, la Corte raccomanda invece di rivolgersi ai giudici.

È una decisione storica che Oltremanica ha già aperto ampi dibattiti e dato vita a diverse discussioni dal profilo etico, legale e religioso e che segna una svolta importante per le famiglie dei 24mila pazienti britannici in stato vegetativo permanente.

Fino ad ora, per interrompere la somministrazione di acqua e cibo a questi pazienti era necessario l’intervento della Court of Protection. Già da molti anni, invece, ai medici britannici è consentito sospendere le cure con il consenso dei parenti quando ritengono che la soluzione sia la migliore nell’interesse del paziente.

Tuttavia l’alimentazione è stata trattata in modo diverso, forse proprio a causa del maggiore significato emotivo e psicologico che si dà alla rimozione dei supporti principali alla vita di una persona. Quella di sospendere cibo e acqua è stata quindi considerata una decisione per la quale era necessaria l’approvazione del tribunale anche in caso di accordo tra medici e familiari.

I procedimenti, tuttavia, potevano durare mesi o addirittura anni, e costavano alle autorità sanitarie circa 50mila sterline. Secondo vari esperti, gli ospedali hanno quindi iniziato a non rivolgersi alla Court of Protection per evitare spese e burocrazia e a far quindi trascorrere ai pazienti molto più tempo in stato vegetativo del necessario.

«È una sentenza che dividerà l’opinione pubblica», spiega sulla BBC l’esperto legale Clive Coleman: «Per alcuni sarà una decisione umana e compassionevole, per altri rappresenterà la rimozione di una sostanziale tutela legale per un gruppo di persone particolarmente vulnerabile».

LEGGI ANCHE: DAT, IL MINISTRO GIULIA GRILLO ACCELERA: «RENDERE EFFETTIVO IL DIRITTO DEI CITTADINI SULLE DICHIARAZIONI DI FINE VITA»

Articoli correlati
Fine vita, Commissione Sanità Puglia approva proposta di legge regionale. Amati (Pd): «Siamo i primi in Italia, ora subito in Aula»
«Spero che le altre regioni seguano l’esempio italiano e mi attendo un immediato esame in Consiglio regionale, anche rinviando di qualche giorno le ferie» sottolinea il consigliere regionale dem Fabiano Amati
«Non serve una legge statale per garantire il suicidio assistito». La proposta del Pd pugliese per superare lo stallo
Una proposta di legge regionale di Fabiano Amati (Pd) punta a garantire in Puglia il suicidio medicalmente assistito. Spiega Amati: «L’aiuto alla morte per persone malate terminali è già una prestazione prevista dall’ordinamento in virtù della sentenza della Corte costituzionale 242 del 2019, le regioni hanno solo bisogno di norme organizzative». Nel testo viene garantita l’assistenza gratuita del SSN
Fine vita, Confad: «Lo Stato deve garantire il sostegno in tutte le fasi della malattia, non solo nella fase terminale»
La Confederazione nazionale delle famiglie con disabilità è critica sulla legge approvata alla Camera: «In uno Stato di diritto non è accettabile promuovere il diritto alla morte assistita come a una conquista di civiltà, se ciò elude il pieno esercizio del diritto a una buona-vita»
Fine vita, il pressing del presidente Roberto Fico: «Legge di civiltà, il Senato la approvi presto»
Il presidente della Camera spiega che sui diritti civili «il Parlamento deve prendersi le sue responsabilità». La legge ha avuto il via libera in prima lettura da Montecitorio la settimana scorsa
di Francesco Torre
Fine vita, il testo della legge: dai requisiti per accedere alla procedura, come funziona la legge approvata alla Camera
A Montecitorio accolti numerosi emendamenti che non hanno stravolto il testo uscito in commissione. Il medico può non trasmettere la relazione ma in quel caso il cittadino ha la possibilità di ricorrere al giudice
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.