Salute 8 Settembre 2014 16:03

La tecno-medicina “scopre” la semplicità

La nuova frontiera è cercare innovazioni dagli oggetti di uso comune

La tecno-medicina “scopre” la semplicità

Medicina sempre più hi-tech. Eppure le cose semplici continuano ad essere il carburante delle idee più brillanti. Come, ad esempio, il tic-tac di un orologio da cui nascerà il pacemaker del futuro: non si rompe, non si scarica e non va sostituito.

È senza batterie, alimentato solo dai movimenti del cuore e dunque virtualmente eterno: finché c’è battito, c’è energia per tenerlo in funzione. Il prototipo “made in Svizzera” porta la firma di Rolf Vogel, cardiologo e ingegnere dell’Università di Berna. Presentato la scorsa settimana al congresso della Società Europea di Cardiologia di Barcellona, è stato accolto con notevole successo.

Se per tenere sotto controllo il cuore l’ispirazione arriva da un orologio, grazie alle nuove tecnologie saranno diversi i gadget per la salute. Solo per fare qualche esempio presto avremo bisturi intelligenti (sviluppato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra) in grado di analizzare i tessuti colpiti da tumori, lenti a contatto controllate dal cervello e medicinali stampati in 3D. In Giappone si stanno invece progettando robot per prendersi cura degli anziani mentre le Apple ha già preso da tempo una deriva “medica” che dovrebbe raggiungere il suo clou con l’iWatch.

Già è molto diffuso comunque l’utilizzo di dispositivi elettronici per controllare temperatura, pressione arteriosa e frequenza cardiaca, ma si sogna di far diventare realtà il Tricorder di Star Trek attraverso il quale si diagnosticavano le malattie con un semplice movimento al di sopra del paziente, senza neppure sfiorarlo. Un’azienda di componenti elettronici, la Qualcomm offre 10 milioni di dollari a chi riuscirà a creare un prototipo come quello della famosa saga. Meno affascinante, ma nel frattempo già funzionale, il prodotto creato dai ricercatori dell’Università canadese di Calgary: dal 2012 hanno immesso sul mercato le Smart e-Pant. Sono mutande elettroniche che rilasciano ogni 10 minuti una piccola scarica elettrica per stimolare i muscoli e aumentare il flusso sanguigno, prevenendo le piaghe da decubito. E allora è proprio vero che la ricetta giusta per la tecno-medicina è la semplicità.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...