Per il secondo anno consecutivo, l’Università Statale di Milano, in collaborazione con ASST Fatebenefratelli Sacco, avvia la campagna di prevenzione contro il Papilloma Virus
Da oggi e per tutto il mese di dicembre, ragazze e ragazzi fino a 26 anni che studiano o lavorano all’Università Statale di Milano potranno vaccinarsi gratuitamente contro l’HPV (Human Papilloma Virus), uno dei virus più diffusi e più pericolosi per la salute. L’iniziativa, promossa dall’ateneo milanese in collaborazione con ASST Fatebenefratelli Sacco, mira a prevenire, attraverso la vaccinazione, alcune delle malattie più gravi causate dal Papilloma Virus, come i tumori del cavo orale, della cervice uterina, dell’ano e del pene.
Il vaccino copre i 9 ceppi del virus più coinvolti nei tumori
Oltre il 70% della popolazione entra in contatto con il virus dell’HPV almeno una volta nella vita. Esistono, infatti, più di 200 forme diverse di sierotipi di HPV, che si possono trasmettere per contatto, causando ad esempio le comuni verruche da piscina; o per via sessuale, provocando malattie molto più gravi come i tumori. Se il primo vaccino contro l’HPV del 2002 era diretto verso un solo ceppo virale, già nel 2010 si è arrivati a una tipologia in grado di coprire i nove ceppi più frequentemente coinvolti nei tumori. La vaccinazione anti HPV, quindi, è fondamentale per prevenire queste malattie sia per se stessi sia i propri partner.
Vaccinarsi in età precoce significa proteggersi prima
“Anche quest’anno l’Università degli Studi di Milano dimostra la sua altissima attenzione alla promozione della salute di studenti e dipendenti”, spiega Silvana Castaldi, docente di Igiene dell’Università Statale di Milano e coordinatrice della campagna. “Siamo felici che la campagna di vaccinazione HPV in collaborazione con l’Università Statale di Milano prosegua anche quest’anno”, commenta Catia Borriello, direttore Dipartimento Funzionale di Prevenzione dell’ASST Fatebenefratelli Sacco. “Il fatto che nel 2025 i giovani abbiano aderito in così tanti all’iniziativa ci rende ancora più fieri, perché testimonia – continua – il nostro impegno nel promuovere una cultura della prevenzione che offra ai cittadini di ogni età strumenti efficaci. Guardiamo in particolare ai giovani, perché vaccinarsi in età precoce significa proteggersi prima e ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare patologie correlate all’HPV“.
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