In occasione della Giornata di Sensibilizzazione per l’eliminazione del tumore della cervice uterina e degli altri tumori HPV-correlati, la SItI ribadisce l’importanza di vaccinazione universale e screening oncologico
L’HPV è responsabile del 100% dei tumori della cervice uterina e di una quota significativa di tumori di ano, vulva, vagina, pene e orofaringe. La Società Italiana di Igiene ricorda che l’infezione, molto diffusa nella popolazione generale, può essere prevenuta efficacemente grazie a strategie integrate di vaccinazione e screening. L’Italia ha adottato la vaccinazione universale, includendo anche i ragazzi, per interrompere la circolazione virale, proteggere direttamente i maschi da tumori HPV-correlati e garantire equità nella prevenzione. Paesi con coperture elevate, come Australia e Scozia, dimostrano che l’obiettivo OMS di eliminazione del tumore della cervice uterina è realistico e raggiungibile.
Obiettivi e traguardi da raggiungere entro il 2030
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per eliminare il tumore della cervice uterina entro il 2030 occorrono tre target principali: vaccinare il 90% delle ragazze entro i 15 anni; sottoporre almeno il 70% delle donne a screening con test ad alte prestazioni tra i 35 e i 45 anni; trattare tempestivamente il 90% delle lesioni precancerose o invasive. In Italia, le coperture vaccinali sono ancora lontane dall’obiettivo, rendendo necessaria un’azione coordinata e inclusiva, con politiche di richiamo per i non vaccinati e approcci gender neutral.
La Carta di Loreto e l’approccio multisettoriale
La Carta di Loreto, promossa dalla SItI Marche, sottolinea l’importanza di un approccio integrato: coordinamento tra operatori sanitari, istituzioni e scuole; recall e reminder per recuperare i non vaccinati; integrazione tra vaccinazione e screening; comunicazione basata su evidenze; coinvolgimento della società civile e delle agenzie educative. Secondo la SItI, questi strumenti sono fondamentali per rafforzare la prevenzione e ridurre i divari regionali.
Un appello a istituzioni e professionisti sanitari
Il presidente SItI, Dr. Enrico Di Rosa, lancia un invito a rafforzare l’impegno comune su cinque fronti: aumentare le coperture vaccinali con attenzione ai ragazzi e alle coorti non protette; attivare un piano straordinario di recupero di vaccinazioni e screening; garantire accesso capillare allo screening cervicale con test ad alte prestazioni; assicurare percorsi diagnostico-terapeutici rapidi per tutte le donne con lesioni precancerose o tumori invasivi; contrastare la disinformazione con comunicazione trasparente e scientificamente fondata.
Proteggere oggi per salvare vite domani
Eliminare il tumore della cervice uterina non è un traguardo astratto: esperienze internazionali dimostrano che dove si vaccina molto e si offre uno screening di qualità, il burden della malattia crolla rapidamente. Vaccinare ragazze e ragazzi, integrare prevenzione primaria e secondaria, coinvolgere tutti gli attori del sistema sanitario e della società civile significa costruire un futuro libero dai tumori HPV-correlati.
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