Advocacy e Associazioni 17 Ottobre 2025 11:41

Tumori, in Italia diminuzione record dei decessi maschili. Aiom: “Servono più risorse per il SSN”

Tra il 2020 e il 2025 in Italia si stima una riduzione del 14,5% della mortalità per tumore negli uomini, il calo più significativo in Europa. Nonostante i progressi, AIOM sottolinea la necessità di più personale e risorse per garantire cure adeguate e ridurre le disuguaglianze tra regioni
di I.F.
Tumori, in Italia diminuzione record dei decessi maschili. Aiom: “Servono più risorse per il SSN”

Tra il 2020 e il 2025, in Italia, i decessi maschili per tumore sono diminuiti del 14,5%, del 5% quelli femminili. Si tratta del calo più rilevante in Europa per gli uomini, superiore alla media continentale (-3,5%) e ai principali Paesi come Francia, Germania e Spagna. I dati sono stati presentati oggi dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), in occasione del Congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO) che si apre oggi a Berlino. La riduzione dei decessi è legata in particolare al calo dei tumori del polmone (-24,4%) e dello stomaco (-24,3%). Questi dati confermano l’efficacia del Servizio Sanitario Nazionale, ma evidenziano anche la necessità di ulteriori risorse e personale per far fronte alla crescente domanda di assistenza dei pazienti oncologici.

Prevenzione e screening: i fattori chiave

Secondo Francesco Perrone, Presidente AIOM, “il costante calo dell’abitudine al fumo negli uomini spiega in gran parte la diminuzione della mortalità oncologica. I progressi nel controllo dell’infezione da Helicobacter pylori hanno invece favorito i risultati sul carcinoma gastrico”. Inoltre, l’Italia registra adesioni superiori alla media europea per gli screening di mammella (56%) e colon-retto (39%).

Liste di attesa e disparità regionali

Nonostante i risultati positivi, permangono criticità nell’organizzazione dei servizi. Nel 2024 sono stati stimati 390.100 nuovi casi di tumore in Italia. Massimo Di Maio, Presidente eletto AIOM, sottolinea l’importanza di completare le reti oncologiche regionali e di evitare la proliferazione di “mini-reti” dedicate a singoli tumori, che rischiano di creare disuguaglianze nell’accesso alle cure.

Carenza di personale e nuove tecnologie

L’Europa affronta una crescente carenza di operatori nel settore oncologico, dai radioterapisti ai chirurghi. Giuseppe Curigliano, Presidente eletto ESMO, evidenzia la necessità di formare “oncology clinical scientists” e integrare strumenti innovativi come l’intelligenza artificiale e i test genomici nella pratica clinica.

Prevenzione e stili di vita

Il 40% dei tumori può essere evitato con scelte di vita sane. In Italia, il tasso di fumatori è sceso al 24%, ma resta alto rispetto all’obiettivo europeo di riduzione al di sotto del 5% entro il 2040. In quest’ottica si inserisce la campagna #SOStenereSSN, promossa da AIOM e Fondazione AIOM, che propone un aumento di 5 euro sul prezzo di ogni pacchetto di sigarette per finanziare il SSN e ridurre il numero di fumatori.
Un altro fronte della prevenzione riguarda i tumori legati alle infezioni, come quelli da Papilloma virus umano (HPV). Attualmente la copertura vaccinale media nei Paesi UE è del 75%, con l’obiettivo di raggiungere il 90% entro il 2030.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge 104 e caregiver: tutte le novità tra permessi, congedi e smart working

Le novità introdotte per i caregiver dalla legge 104 rappresentano un passo avanti importante, ma secondo l’avvocato Alessia Maria Gatto non sono ancora sufficienti per rispondere piename...
Sanità

Intelligenza artificiale, approvata la legge quadro. Per i medici resta un supporto, non un surrogato

La soddisfazione della Fnomceo: “È un buon giorno per medici e cittadini, l’atto medico resta prerogativa dei professionisti”
Salute

Paracetamolo in gravidanza e rischio autismo: la scienza smentisce le parole di Trump

Le dichiarazioni di Donald Trump contro l’uso del paracetamolo in gravidanza hanno suscitato allarme. Ma EMA, neuropsichiatri infantili e clinici italiani ribadiscono: nessuna evidenza scientifi...