Ogni giorno, circa 300 persone in Italia si rivolgono a Telefono Amico, cercando un gesto di ascolto, una voce amica che aiuti a superare solitudine, malessere emotivo e difficoltà esistenziali. Sono numeri che raccontano storie di fragilità e coraggio, di persone che decidono di farsi avanti e chiedere aiuto, rompendo l’isolamento. In quasi 60 anni di attività, l’organizzazione di volontariato ha raccolto centinaia di migliaia di richieste di supporto: 95mila solo attraverso la linea telefonica, 13mila via Whatsapp e quasi 3mila tramite e-mail anonime, dimostrando quanto sia urgente e necessario un ascolto capillare e attento. “La maggior parte delle persone (60%) ha contattato il servizio per problematiche legate all’area del sé: solitudine, malessere psicologico, tematiche esistenziali o malattia. Il 20% per questioni relazionali e il 7% per disagi legati alla sessualità – spiega Cristina Rigon, Presidente di Telefono Amico Italia, in occasione della Giornata dedicata, in tutto il mondo, alla salute mentale –. Dietro ogni contatto c’è un gesto di grande coraggio che non può restare inascoltato. È fondamentale rafforzare la rete di supporto, perché nessuno si senta solo di fronte alla propria sofferenza”.
La linea telefonica di Telefono Amico è stata utilizzata in egual misura da uomini e donne, con una maggiore affluenza tra le persone tra i 56 e i 65 anni, che rappresentano il 25% degli utenti, seguite da chi ha tra i 36 e i 45 anni (21%) e tra i 46 e i 55 anni (20%). Diverso il profilo di chi si rivolge a Whatsapp e alla e-mail, strumenti utilizzati soprattutto da giovani donne. Su Whatsapp, il 27% degli utenti ha tra i 26 e i 35 anni, il 21% tra i 19 e i 25 anni e il 17% tra i 36 e i 45 anni. Tra chi scrive via e-mail, il 21% ha tra i 26 e i 35 anni, il 19% tra i 19 e i 25 anni e il 12,6% tra i 15 e i 18 anni. I motivi principali di contatto riguardano il senso di sé e il malessere emotivo, con il 59% delle richieste su Whatsapp e il 63% via e-mail, le relazioni (28% su Whatsapp, 26% via e-mail) e l’emarginazione (7% su Whatsapp, 5% via e-mail.
Tra le richieste di supporto emergono difficoltà economiche, che hanno riguardato 4.726 persone, episodi di violenza fisica, psicologica e sessuale con 4.290 segnalazioni (+11% rispetto all’anno precedente), problemi lavorativi con 3.904 contatti (+11%), invalidità con 3.788 segnalazioni (+24%), separazioni e divorzi con 3.074 richieste (+3%), dipendenze con 2.666 contatti (+6%) e problematiche legate a internet e social network con 1.019 segnalazioni (+4%). In forte aumento risultano anche le richieste legate all’autolesionismo, che hanno raggiunto le 654 segnalazioni (+19%), e ai disturbi alimentari, con 860 contatti (+18%).
Per aumentare la consapevolezza sulla salute mentale e prevenire il suicidio, Telefono Amico Italia ha presentato proposte concrete durante una conferenza stampa in Senato. L’iniziativa ha trovato il sostegno del senatore Guido Quintino Liris, che ha presentato un disegno di legge per rafforzare gli strumenti di prevenzione e offrire supporto a chi è in difficoltà e ai familiari.
Il servizio di ascolto è garantito da oltre 600 volontari distribuiti in 21 centri territoriali in gran parte delle regioni italiane. Chi desidera sostenere i progetti di prevenzione del suicidio può farlo a questo link: https://www.telefonoamico.it/preveniamo-il-suicidio/.
Per chi vuole diventare volontario, è possibile scrivere a volontari@telefonoamico.it. Verrà indicato il centro locale più vicino, dove si svolgerà un corso pratico-teorico di circa sei mesi, al termine del quale si potrà iniziare l’attività di ascolto.
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