Le malattie cardiovascolari restano la principale causa di mortalità in Italia e nel mondo, responsabili di oltre il 30% dei decessi annuali. L’impatto si riflette non solo sulla qualità della vita, ma anche sui costi sociali e sulla sostenibilità del sistema sanitario. In questo contesto, prevenzione e diagnosi precoce diventano strumenti fondamentali per ridurre la mortalità e migliorare la gestione delle patologie croniche.
Secondo il rapporto Federfarma/Medea 2025, la telemedicina in farmacia ha registrato un aumento superiore al 75% rispetto al 2024, con una domanda crescente di esami di telecardiologia. I dati indicano che un numero rilevante di pazienti presenta anomalie elettrocardiografiche e aritmie potenzialmente gravi, talvolta richiedendo interventi urgenti. Anche il monitoraggio della pressione arteriosa rileva valori alterati o profili notturni anomali, spesso legati a un aumento del rischio cardiovascolare. La telemedicina si conferma così un pilastro strategico del Sistema Sanitario Nazionale nella diagnosi precoce e nella gestione dei casi salvavita.
Il numero delle farmacie che adottano servizi di telemedicina è in costante crescita. La dottoressa Giovanna Ferracuti, titolare di una farmacia a Matelica, racconta di un paziente indirizzato tempestivamente al pronto soccorso grazie al referto in telemedicina, dove è stata riscontrata un’occlusione coronarica al 90% trattata d’urgenza, evitando conseguenze gravissime.
I percorsi cardiovascolari integrati permettono di individuare precocemente problematiche cardiologiche e metaboliche. In farmacia, i pazienti vengono sottoposti a screening combinati che prevedono elettrocardiogramma, esami ematici con prelievo capillare, misurazione della pressione arteriosa e raccolta di informazioni anamnestiche. In una popolazione campionata di 1.345 persone, le anomalie più frequenti riguardano ipertensione arteriosa, dislipidemia, iperglicemia e ridotta ossigenazione, con altre condizioni come obesità, aritmie, anemia e asma. Vengono inoltre evidenziati fattori legati agli stili di vita, tra cui cattive abitudini alimentari, consumo di alcol, tabagismo, stress e sovrappeso.
“La prevenzione cardiovascolare passa dalla diagnosi precoce e dalla possibilità di intercettare più fattori di rischio contemporaneamente. Per questo abbiamo introdotto nelle farmacie partner il Percorso di valutazione cardiovascolare, un modello unico che unisce ECG ed esame ematico per ottenere una valutazione più completa, rapida e affidabile, a beneficio del paziente e in stretta collaborazione con il medico”, conclude Vincenzo Telesca, CEO di MedEA. Se fino a ieri la telemedicina in farmacia significava soprattutto ECG, Holter ed esami pressori, oggi questi percorsi rappresentano la nuova frontiera della prevenzione cardiovascolare, combinando tempestività, precisione e gestione integrata del rischio.
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