Creare una scuola inclusiva, accogliente, capace di dare voce e spazio a ogni studente, con o senza disabilità. È questa la sfida che CBM Italia rilancia con il progetto “Cambiamo Sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”, un percorso educativo che invita insegnanti, famiglie e ragazzi a osservare la diversità con occhi nuovi. Attraverso video lezioni, attività pratiche e momenti di confronto, il progetto accompagna le classi a costruire ambienti in cui il rispetto, la collaborazione e l’ascolto reciproco diventano parte integrante della quotidianità scolastica.
Una classe inclusiva è quella in cui studenti e studentesse, con e senza disabilità, si sentono accolti e ascoltati, dove l’insegnante promuove collaborazione e dialogo e gli spazi si adattano alle diverse esigenze. Strumenti come il circle time, il cooperative learning e il peer tutoring aiutano a costruire un clima sereno, basato su fiducia e rispetto delle differenze. “Contribuire alla costruzione di una società più equa e consapevole è alla base del progetto di CBM Italia nelle scuole: con Cambiamo Sguardo vogliamo coinvolgere studenti e studentesse a riflettere sulle parole, a mettersi nei panni dell’altro, a cambiare punto di vista, per rendere la classe, ma non solo, un luogo accogliente in cui ciascuno – con e senza disabilità – possa partecipare attivamente e sviluppare le proprie potenzialità” commenta Massimo Maggio, direttore di CBM Italia.
Per ottenere questi obiettivi, “Cambiamo Sguardo” offre video lezioni di 20 minuti dedicate alla didattica inclusiva, al linguaggio, alla Convenzione ONU e all’Agenda 2030. Accanto alla formazione online, c’è il kit operativo con attività, giochi e laboratori che stimolano la partecipazione di tutti e la riflessione sulle disuguaglianze. La parte esperienziale del progetto si arricchirà in primavera con workshop condotti da Marina Cuollo, scrittrice e consulente in Diversity & Inclusion, che guiderà alla scoperta delle diverse forme di accessibilità, e Anna Rossi, presidente UILDM Milano, che parlerà di autonomia delle persone con disabilità, dal diritto allo sport al tempo libero. Nell’anno scolastico 2024-25 hanno aderito al progetto oltre 500 scuole e istituzioni, per un totale di 16mila partecipanti tra studenti, genitori, insegnanti e operatori dell’educazione.
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