Una dieta ricca di grassi e povera di carboidrati, praticata per almeno dieci settimane, può ridurre i sintomi della depressione, aumentare il benessere percepito e migliorare alcune funzioni cognitive. Lo suggerisce uno studio pilota condotto dalla Ohio State University su giovani adulti con disturbo depressivo maggiore, pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry. I partecipanti allo studio hanno seguito una dieta chetogenica con meno di 50 grammi di carboidrati al giorno, privilegiando i grassi come principale fonte di energia.
Già alla seconda settimana, i punteggi di depressione auto-riferiti erano diminuiti del 35%, mentre alla decima-dodicesima settimana la riduzione raggiungeva il 67%. Anche le valutazioni cliniche hanno confermato un calo significativo della gravità dei sintomi depressivi. “Nessuno dei partecipanti ha registrato un peggioramento”, precisano i ricercatori.
Il senso di benessere percepito dai partecipanti è raddoppiato già dopo due settimane e ha continuato a crescere fino a triplicare al termine dello studio. Miglioramenti significativi sono stati osservati anche nella memoria episodica, nella velocità di elaborazione e nelle funzioni esecutive, suggerendo un effetto positivo della dieta anche sul funzionamento cognitivo. Oltre ai benefici psicologici e cognitivi, la dieta ha avuto effetti sulla composizione corporea: quasi tutti i partecipanti hanno perso peso, con una media di 5 kg, e una riduzione della massa grassa del 2,4%. La maggior parte ha superato la soglia del 5% di perdita di peso, considerata clinicamente significativa.
La dieta chetogenica favorisce la chetosi nutrizionale, uno stato in cui l’organismo utilizza prevalentemente grassi e corpi chetonici come carburante. Secondo i ricercatori, questo può contribuire a ridurre l’infiammazione, aumentare il fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF), proteggere le cellule nervose e migliorare la composizione corporea, con effetti positivi sul tono dell’umore e sulle funzioni cognitive.
Lo studio ha dimostrato che i giovani adulti possono seguire una dieta chetogenica con successo, grazie a educazione alimentare, supporto dietetico personalizzato e forniture parziali di pasti. I risultati preliminari confermano che la dieta chetogenica può rappresentare un valido intervento nutrizionale aggiuntivo per la depressione nei giovani adulti. Sebbene si tratti di uno studio pilota con una piccola coorte universitaria, i dati suggeriscono che benessere mentale, cognizione e composizione corporea possono migliorare con un approccio metabolico mirato. Servono ora studi più ampi per confermare questi effetti e valutarne la diffusione a popolazioni più vaste.