Quasi la metà delle persone con diabete nel mondo non è consapevole della propria condizione. Tra chi è in cura, solo uno su cinque riesce a ottenere un controllo ottimale della glicemia. A evidenziarlo è uno studio globale pubblicato su Lancet Diabetes & Endocrinology dalla University of Washington School of Medicine. Il diabete rappresenta una delle principali cause di disabilità e mortalità su scala mondiale. Si stima che colpisca 529 milioni di persone, pari al 6,1% della popolazione globale. Una diagnosi precoce e un controllo efficace della malattia sono fondamentali per prevenire complicanze a lungo termine.
Lo studio ha analizzato dati dal 2000 al 2023 provenienti da 204 Paesi, valutando la cosiddetta cascata della cura del diabete: diagnosi, trattamento e controllo glicemico. Nel 2023, solo il 55,8% delle persone con diabete sopra i 15 anni era consapevole della propria condizione. Tra questi, il 91,4% era in trattamento, ma solo il 41,6% otteneva livelli glicemici ottimali. Complessivamente, appena il 21,2% di tutte le persone con diabete raggiunge un controllo efficace.
Le disuguaglianze tra le aree del mondo sono marcate. I Paesi del Nord America ad alto reddito mostrano i tassi più elevati di diagnosi, l’Asia Pacifico ad alto reddito registra i livelli più alti di trattamento tra chi è diagnosticato, mentre il Sud America Latina raggiunge i più alti tassi di controllo glicemico ottimale tra chi è in cura. Dal 2000 al 2023, la diagnosi globale è aumentata di 8,3 punti percentuali, il trattamento del 7,2% e il controllo ottimale della glicemia del 1,3%.
“Entro il 2050, si prevede che 1,3 miliardi di persone vivranno con il diabete – commenta Lauryn Stafford, primo autore dello studio -. Se quasi la metà non sa di avere una condizione grave e potenzialmente mortale, questa potrebbe trasformarsi in un’epidemia silenziosa”. I risultati dello studio sottolineano, dunque, l’urgenza di rafforzare i sistemi sanitari, migliorare la diagnosi precoce e garantire un controllo efficace della malattia, per ridurre complicanze e oneri sanitari.