La menopausa segna la fine dei cicli mestruali e comporta un calo della funzione ovarica, accompagnato da sintomi vasomotori, come vampate di calore e sudorazioni notturne, e da disturbi genito-urinari, psicologici e fisici. Per affrontarli, oltre alla terapia ormonale sostitutiva, si possono considerare farmaci non ormonali, terapie comportamentali e strategie nutrizionali. La dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, olio extravergine di oliva e con un consumo moderato di pesce, pollame e vino, è stata al centro di numerosi studi per i suoi possibili effetti protettivi sulla salute generale e sul benessere delle donne in menopausa. Tra i più recenti quello pubblicato su Nature pochi giorni fa.
Tra giugno 2021 e giugno 2022, 149 donne in postmenopausa di età compresa tra 42 e 63 anni, senza malattie gravi o terapia ormonale in corso, hanno partecipato a interviste e questionari dettagliati. Il consumo alimentare nell’anno precedente è stato valutato con un questionario di 117 voci, permettendo di calcolare il punteggio mMDS (modified Mediterranean Diet Score, ovvero il punteggio modificato della dieta mediterranea), che varia da zero (aderenza minima) a nove (aderenza ottimale). I sintomi della menopausa sono stati misurati attraverso il questionario MENQOL, suddiviso in quattro domini: vasomotore, psicologico, fisico e sessuale. I punteggi sono stati poi classificati in sintomi lievi/assenti o moderati/gravi.
Le donne che seguivano maggiormente la dieta mediterranea avevano un rischio molto più basso di avere sintomi sessuali e vasomotori moderati o gravi. Il punteggio mMDS si è dimostrato molto efficace nel riconoscere donne con scarsa qualità della vita, mentre era solo moderato per altri sintomi come quelli psicologici, fisici e vasomotori. Gli autori suggeriscono che la dieta mediterranea potrebbe aiutare a ridurre alcuni sintomi della menopausa e migliorare il benessere generale, anche se non tutte le associazioni erano statisticamente significative.
Il beneficio della dieta mediterranea potrebbe derivare da più meccanismi: l’alto contenuto di fitoestrogeni, la riduzione dell’infiammazione sistemica, il minor stress ossidativo e il supporto a un microbiota intestinale più equilibrato. Inoltre, una maggiore aderenza a questo modello alimentare sembra mitigare l’aumento di peso e la redistribuzione del grasso viscerale tipici della menopausa, elementi che influenzano i sintomi vasomotori.
Le prove finora raccolte sono promettenti ma non definitive: seguire la dieta mediterranea potrebbe aiutare a gestire alcuni sintomi della menopausa, in particolare quelli vasomotori, ma sono necessari studi più ampi e a lungo termine per formulare linee guida precise. Nel frattempo, una corretta alimentazione, associata a esercizio fisico regolare e buone abitudini di vita, resta una strategia utile per sostenere la salute e il benessere delle donne in questa fase della vita.
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