Nutri e Previeni 21 Luglio 2025 10:15

Dieta chetogenica, la camera metabolica ne misura l’efficacia

Misurata per la prima volta in Italia la spesa energetica continua nelle 24 ore durante una dieta chetogenica
Dieta chetogenica, la camera metabolica ne misura l’efficacia

Quanto e come consumiamo energia ogni giorno? E cosa succede al nostro metabolismo quando seguiamo una dieta a bassissimo contenuto calorico? A rispondere, con dati oggettivi e misurazioni scientifiche, è il primo studio italiano che ha valutato la spesa energetica nelle 24 ore durante una dieta chetogenica, grazie a un sofisticato strumento chiamato camera metabolica. A condurlo, un team di ricercatori dell’Unità operativa di Endocrinologia 1 dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Aoup), coordinato da Ferruccio Santini, ordinario di Endocrinologia all’Università di Pisa.

Una “stanza” che misura il metabolismo

La camera metabolica, attiva dal 2019 all’Aoup, è uno strumento di altissima precisione che consente di misurare in tempo reale il metabolismo energetico di un soggetto: quanti carboidrati, grassi e proteine brucia nelle 24 ore, quanto ossigeno consuma e quanta anidride carbonica produce. In apparenza è una stanza come tante, simile a una piccola abitazione: all’interno, il paziente può dormire, mangiare, leggere, muoversi. Ma dietro le quinte, sofisticati sensori e controllori digitali registrano ogni scambio gassoso, ogni variazione energetica. Una vera “finestra” sul funzionamento del nostro corpo.

Cosa ha rivelato lo studio

Pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism (JCEM), lo studio ha coinvolto donne con obesità seguite per un mese con un protocollo chetogenico rigorosamente controllato. I risultati sono chiari: si è registrata una significativa riduzione di peso corporeo e massa grassa, ma soprattutto un aumento dell’ossidazione dei grassi e delle proteine, segno che il metabolismo si è “spostato” verso un utilizzo più efficiente dei nutrienti. Non solo: grazie alla camera metabolica è stato possibile quantificare con precisione i tre componenti principali della spesa energetica giornaliera – il metabolismo a riposo, l’effetto termogenico del cibo e l’attività fisica – oltre a misurare l’ossidazione dei singoli substrati.

Scienza di squadra

Alla guida dello studio c’è Alessio Basolo, ricercatore in Endocrinologia, che ha curato tutti gli aspetti clinici e sperimentali. Fondamentale il supporto interdisciplinare: Paolo Piaggi, associato di Bioingegneria, e Alberto Landi, ordinario di Automatica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, hanno integrato conoscenze cliniche e ingegneristiche, rendendo lo studio un esempio virtuoso di collaborazione tra medicina e tecnologia. Ma il progetto è anche il frutto dell’impegno quotidiano dell’intera équipe: medici, dietisti, infermieri, personale tecnico e operatori sanitari.

 

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