Salute 11 Luglio 2025 10:15

Attività fisica: “Meglio tardi che mai”. Un’alleata preziosa della longevità”

Da un nuovo studio emerge che chi mantiene uno stile di vita attivo riduce del 30-40% il rischio di morire, con benefici particolarmente evidenti per le malattie cardiovascolari e il cancro
Attività fisica: “Meglio tardi che mai”. Un’alleata preziosa della longevità”

Essere fisicamente attivi in modo costante durante l’età adulta può ridurre significativamente il rischio di morte per qualsiasi causa in età avanzata. A confermarlo è una recente analisi pubblicata sul British Journal of Sports Medicine, condotta dall’Università del Queensland in Australia, che sottolinea come anche un aumento modesto dell’attività fisica, pur sotto i livelli raccomandati, si associ a un beneficio importante sulla sopravvivenza.

I benefici di un movimento costante

Dallo studio emerge che chi mantiene uno stile di vita attivo riduce del 30-40% il rischio di morire, con benefici particolarmente evidenti per le malattie cardiovascolari e il cancro. Chi invece incrementa i propri livelli di attività pur senza raggiungere le soglie consigliate – cioè 150-300 minuti settimanali di attività moderata o 75-150 minuti di attività vigorosa, o una loro combinazione – si assicura comunque una riduzione del 20-25% del rischio di mortalità. Gregore Mielke, autore dello studio, spiega: “Passare a uno stile di vita più attivo in qualsiasi momento della vita adulta può rendere più longevi. Non è mai troppo tardi per iniziare”.

Un’analisi su larga scala

La revisione ha esaminato dati provenienti da 85 studi, con campioni variabili da poche centinaia a oltre sei milioni di partecipanti. Nel complesso, la relazione tra attività fisica e riduzione del rischio di morte appare robusta e significativa. Le persone costantemente attive, infatti, mostrano un rischio inferiore di circa il 30-40% di morte per qualsiasi causa rispetto ai sedentari. Chi ha aumentato l’attività nel tempo libero registra invece un rischio ridotto dal 20 al 25%.

L’importanza di mantenersi attivi nel tempo

Nel dettaglio, chi passa da uno stile di vita inattivo a uno attivo vede scendere del 22% la probabilità di morire per qualsiasi causa rispetto a chi resta sedentario. Chi invece incrementa l’attività nel tempo libero gode di una riduzione del 27% del rischio. Per quanto riguarda le cause specifiche, l’attività fisica costante riduce fino al 40% il rischio di mortalità cardiovascolare e del 25% quello legato al cancro. “I nostri risultati sottolineano l’importanza di praticare attività fisica durante tutta l’età adulta – spiegano gli esperti – perché iniziare a muoversi in qualsiasi momento della vita aumenta concretamente le possibilità di sopravvivenza. Essere costantemente attivi nel tempo apporta maggiori benefici rispetto a essere stati attivi in passato senza mantenere questa abitudine”.

 

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