Un truck trasformato in ambulatorio mobile, otto città italiane, oltre duemila persone incontrate e quasi 1.500 spirometrie eseguite: numeri che parlano da soli e raccontano il successo di REMaRe Insieme- Roadshow Emersione Malattie Respiratorie, il progetto itinerante promosso da AIPO-ITS/ETS, SIP/IRS e Consulta della Pneumologia, che si è concluso a Roma il 17 giugno. L’obiettivo era chiaro e semplice: portare la prevenzione delle malattie respiratorie tra la gente, nelle piazze, fuori dagli ospedali, per intercettare chi non sa – o non vuole sapere – che quel respiro affannoso, quella tosse che non passa o quella fatica nel salire le scale potrebbero essere il primo segnale di una patologia cronica. “Con REMaRe Insieme abbiamo voluto avvicinare la salute respiratoria alla quotidianità delle persone – spiega con soddisfazione Claudio Micheletto, presidente AIPO-ITS/ETS -. Siamo riusciti a sensibilizzare, educare e informare sul valore della prevenzione. Ma soprattutto abbiamo intercettato una percentuale importante di soggetti che ignoravano di avere un problema respiratorio. Una diagnosi in tempo può cambiare il decorso di una malattia, può cambiare una vita”.
Sono 2.136 i cittadini che hanno preso parte attiva all’iniziativa: di questi, quasi 1.500 si sono sottoposti a spirometria gratuita. In circa un quarto dei casi – il 25-28% – sono emerse alterazioni significative della funzionalità polmonare, sconosciute fino a quel momento al paziente. Non pochi, considerando che si tratta di persone in gran parte asintomatiche o con sintomi confusi con l’età o lo stress. “I nostri medici – racconta Micheletto – hanno spesso riscontrato sintomi come affanno cronico, tosse persistente, difficoltà respiratoria a riposo. Segnali che troppo spesso vengono trascurati, ma che possono indicare patologie come BPCO, asma o bronchiti croniche”.
Partito da Torino, il “camion della salute” ha fatto tappa a Milano, Verona, Perugia, Bari, Reggio Calabria, Napoli e infine Roma. In ogni città, un’équipe di 100 operatori sanitari, medici e specialisti, ha accolto con professionalità e dedizione i partecipanti. E proprio alla generosità di questi professionisti va il riconoscimento di chi ha guidato il progetto. “Senza il contributo spontaneo di medici e operatori – sottolinea Micheletto – REMaRe non sarebbe stato possibile. Hanno dedicato il loro tempo libero alla salute collettiva. E questo ha un valore enorme”.
Anche Fabiano Di Marco, presidente della Società Italiana di Pneumologia (SIP/IRS), guarda al futuro con ottimismo: “Portare la salute respiratoria nelle piazze significa accorciare le distanze tra medicina e cittadino. In un momento storico in cui accedere alle cure è sempre più difficile, iniziative come questa fanno la differenza”, afferma. Il punto di forza di REMaRe non è stato solo l’offerta di test diagnostici gratuiti, ma la capacità di creare un contatto diretto tra persone e medici, di offrire spiegazioni, ascolto, fiducia. “Abbiamo informato, ma anche agito. Abbiamo avviato percorsi di cura per patologie che altrimenti sarebbero rimaste silenti. È questo il valore aggiunto della presenza sul territorio”, conclude Di Marco.
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