Salute 5 Giugno 2025 12:51

Al Don Gnocchi di Roma apre il percorso di musicoterapia per l’età evolutiva

La musica può diventare uno strumento terapeutico potente, capace di attivare, sostenere e potenziare lo sviluppo dei più piccoli. Nelle due sedi del Centro Don Gnocchi di Roma partono i nuovi corsi di musicoterapia rivolti ai bambini in età evolutiva
Al Don Gnocchi di Roma apre il percorso di musicoterapia per l’età evolutiva

La musica non è solo arte o gioco: può diventare uno strumento terapeutico potente, capace di attivare, sostenere e potenziare lo sviluppo dei più piccoli. Nelle due sedi del Centro Don Gnocchi di Roma, in zona Ponte Milvio e a Casal Del Marmo, partono i nuovi corsi di musicoterapia rivolti ai bambini in età evolutiva, anche nei primi anni di vita, sia come parte integrante dei percorsi riabilitativi che come intervento autonomo o complementare.

Il linguaggio sonoro e corporeo per interventi mirati

L’intervento terapeutico musico-terapeutico, condotto da professionisti qualificati, utilizza il linguaggio sonoro e corporeo per intervenire in modo mirato su diverse aree di sviluppo:

  • cognitiva: sviluppo di attenzione, memoria, percezione uditiva;
  • motorio-sensoriale: miglioramento della coordinazione, dell’integrazione motoria e ritmica;
  • comunicativa e relazionale: aumento dell’intenzionalità comunicativa, dell’ascolto, dell’interazione;
  • emotiva e affettiva: regolazione emotiva, espressione dei vissuti, sintonizzazione affettiva.

La musicoterapia agisce sulla globalità del bambino

Le sedute, individuali o in piccoli gruppi, si svolgono in ambienti protetti, con l’impiego di strumenti musicali capaci di stimolare la partecipazione attiva del bambino, anche nei casi di maggiore fragilità.
“La musicoterapia – spiega Laura Iuvone, neuropsichiatra infantile e responsabile del servizio di neuropsicomotricità dei Centri Don Gnocchi di Roma – è un intervento che agisce sulla globalità del bambino, senza richiedere competenze musicali specifiche. È indicata tra le altre cose nei disturbi del neurosviluppo, nei disturbi del linguaggio, dell’attenzione e nella disabilità cognitiva. Grazie alla mediazione sonora, il bambino può esprimersi in modo alternativo alla parola, costruire relazioni significative e attivare strategie comunicative funzionali. Nei bambini più piccoli, agisce come base per l’acquisizione di competenze più complesse”.

Obiettivi personalizzati sulla base dei bisogni dei bambini

Il percorso prevede una valutazione iniziale da parte del musicoterapeuta, che stabilisce obiettivi personalizzati in base alle caratteristiche e ai bisogni del bambino. I genitori possono essere parte attiva del trattamento: osservano, partecipano, sperimentano nuove strategie per interagire con il bambino anche al di fuori della stanza di terapia. I laboratori di musicoterapia sono aperti a bambini di tutte le età, anche in un’ottica preventiva.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Unicef: il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti in 43 paesi

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (19 – 25 maggio) l’Unicef sottolinea come il suicidio rappresenti la quarta causa di morte in ben 43 paesi al mondo
Sanità

Life Science Excellence Awards da record. Premi speciali a Robert Nisticò e ai premi Oscar Morricone e Storaro

I riconoscimenti assegnati quest’anno premiano progetti concreti e ad alto impatto clinico, capaci di integrare ricerca, comunicazione, formazione e supporto lungo tutto il percorso terapeutico....
Advocacy e Associazioni

Giornata europea dei sibling: i fratelli protagonisti non solo per un giorno

Nel silenzio quotidiano delle case in cui si convive con la disabilità, ci sono fratelli e sorelle che imparano presto a essere forti, invisibili, resilienti. Ora, grazie a Parent Project, dive...