Salute 3 Giugno 2025 15:28

Malattie cardiovascolari: via a COMPASS, progetto europeo per i pazienti cardiopatici

L’Italia guida il progetto COMPASS, un’importante iniziativa internazionale per rivoluzionare i programmi di prevenzione a lungo termine dei cardiopatici grazie alla tecnologia e a un approccio innovativo basato sulla collaborazione tra diversi Paesi europei.
Malattie cardiovascolari: via a COMPASS, progetto europeo per i pazienti cardiopatici

L’Italia guida un’importante iniziativa internazionale per rivoluzionare i programmi di prevenzione a lungo termine dei pazienti cardiopatici grazie alla tecnologia e a un approccio innovativo basato sulla collaborazione tra diversi Paesi europei. Si chiama COMPASS (CrOss-cultural Model for Postdischarge Assistance and Sustainable digital Solutions in cardiac rehabilitation) ed è un progetto di ricerca che punta a migliorare l’assistenza ai pazienti dopo un evento cardiovascolare, utilizzando strumenti digitali e un modello di cura condiviso a livello internazionale.

Un network di alleanza acuto-postacuto

Le malattie cardiovascolari restano la principale causa di morte in Europa e rappresentano un costo elevato per i sistemi sanitari. Per affrontare questa sfida, COMPASS svilupperà un modello di presa in carico più efficace, accessibile e personalizzato, sfruttando la salute digitale e il coinvolgimento diretto di pazienti e caregiver, creando un network di alleanza acuto-postacuto che generi sostenibilità per il sistema. Il progetto COMPASS è in linea con le raccomandazioni dell’European Alliance for Cardiovascular Health (EACH) e nello specifico si propone di:

  • creare una rete di collaborazione tra ospedali, università e centri di ricerca di diversi Paesi e, all’interno della stessa nazione, tra i diversi attori coinvolti nella presa in carico del paziente;
  • sviluppare un sistema di supporto digitale per la riabilitazione cardiologica, snodo fondamentale del processo di cura, adattato ai bisogni specifici di ogni paziente;
  • validare il modello attraverso studi di fattibilità in Italia, Svizzera, Portogallo e Belgio, con l’obiettivo di promuoverlo a livello europeo;
  • identificare il valore economico delle strategie proposte in termini di percorso e di guadagno di salute.

Proposta di percorsi e soluzioni digitali a supporto dei processi riabilitativi

Fondazione Don Gnocchi, capofila del progetto per l’Italia, collabora con prestigiosi Centri di ricerca internazionali tra cui Maugeri e Università Carlo Cattaneo – LIUC (Italia), Inselspital – Università di Berna (Svizzera), KU Leuven (Belgio) e Instituto de Saúde Ambiental – ISAMB di Lisbona (Portogallo). Il progetto si avvale del ruolo attivo di esperti della European Association of Preventive Cardiology (EAPC) e della collaborazione dell’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci. Uno degli aspetti più innovativi di COMPASS è l’approccio di co-creazione implementato che vede il coinvolgimento dei pazienti, unitamente agli stakeholder istituzionali, clinici, ricercatori ed esperti di sanità pubblica nella fase sia di sviluppo e proposta dei percorsi e delle soluzioni digitali a supporto dei processi riabilitativi, così come nella fase di validazione finale.

L’impatto del progetto sulla qualità della vita dei cardiopatici

Tale fase finale sarà completata da una valutazione multidimensionale, che definirà gli elementi di valore e di utilità, nonché garantirà l’accettabilità e la sostenibilità dei percorsi testati, all’interno della pratica clinica quotidiana. Il progetto avrà un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti cardiopatici e sull’efficienza dei sistemi sanitari, aprendo la strada a una visione della cura del paziente con cardiopatia sempre più personalizzata, efficace e sostenibile. In Italia i Centri leader nella cura del paziente coinvolti a sostegno del progetto saranno ASST Niguarda, ASST Lecco, Policlinico di Milano.

 

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