Salute 14 Maggio 2025 15:54

Obesità, i bambini di ‘campagna’ sono più a rischio: “Sedentari e schermo-dipendenti”

Lo dimostra una ricerca finlandese su oltre mille bambini tra i 3 e i 4 anni, presentata al Congresso europeo sull'obesità
Obesità, i bambini di ‘campagna’ sono più a rischio: “Sedentari e schermo-dipendenti”

Che la vita di campagna sia più salutare di quella di città potrebbe essere ormai considerata solo una verità del passato, oggi ribaltata dall’avvento di tablet, smartphone, giochi di realtà virtuale e chi ne ha più ne metta. Chi progetta, dunque, di trasferirsi fuori città per offrire una vita più salutare ai propri figli, sarà meglio che ci pensi due volte prima di programmare il trasloco. O che, almeno, legga i risultati di una nuova ricerca che mostra come durante l’infanzia, tra i 3 e i 4 anni di età, chi vive in zone rurali, rispetto ai coetanei di città, abbia più probabilità di convivere con sovrappeso e grasso sul girovita, e di trascorrere più tempo incollati a Tv, cellulari e tablet. Lo studio finlandese è stato presentato al Congresso europeo sull’obesità che si chiude oggi a Malaga, Spagna.

Servono interventi mirati

“I nostri risultati indicano modelli distintivi di come l’attività fisica, le ore passate davanti a uno schermo e il sonno siano correlati a sovrappeso e obesità addominale in contesti urbani e in campagna”, spiega Karoliina Uusitalo del Folkhälsan Research Center e dell’università di Helsinki, autrice principale del lavoro. Secondo i dati emersi, avverte, “è improbabile che adottare strategie universali per contrastare i chili di troppo nella prima infanzia funzioni”. Servono interventi mirati.

L’obesità in Europa

Stando ai più recenti dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità, circa un bambino su tre nella regione europea è in sovrappeso o obeso e le stime prevedono che entro il 2035 in Europa i 5-19enni obesi saranno 17 milioni tra i maschi e 11 milioni tra le femmine. Per approfondire ulteriormente le cause di questa ‘epidemia’, gli scienziati hanno esaminato le differenze tra aree urbane e rurali nei comportamenti motori – attività fisica, tempo trascorso da seduti, ore passate davanti a uno schermo, sonno- e negli indicatori di adiposità – Bmi e rapporto vita-altezza Whtr – in 1.080 bambini – 54% maschi, 46% femmine – di età compresa fra 3 e 4 anni partecipanti allo studio Sunrise Finland, parte del progetto internazionale Sunrise che a livello globale monitora l’aderenza alle linee guida Oms su attività fisica, comportamento sedentario e sonno per i bambini under cinque. I ricercatori hanno anche esaminato le associazioni tra comportamenti motori e indicatori di adiposità separatamente per le aree urbane e rurali.

Bimbi di città e di campagna a confronto

Nel 2022-2023, i bambini coinvolti nello studio – residenti in aree urbane (57%) o rurali (43%) della Finlandia – hanno indossato un accelerometro per una settimana così da permettere la valutazione dell’intensità di attività fisica e del tempo sedentario, mentre i genitori hanno riferito il tempo trascorso dai figli davanti a uno schermo e il sonno, nonché la frequenza del consumo di bevande zuccherate e snack poco salutari. Gli scienziati hanno misurato altezza, peso e girovita dei bimbi per calcolare il Bmi e le categorie di peso (normale inclusa la magrezza, sovrappeso inclusa l’obesità) in base a sesso ed età, utilizzando i valori di riferimento finlandesi, con un Whtr di 0,55 o superiore che indica obesità addominale. I dati sono stati aggiustati per fattori potenzialmente confondenti come età, sesso, area di raccolta delle informazioni, istruzione familiare, consumo di bibite zuccherate e snack poco salutari, e per il tempo di utilizzo dell’accelerometro.

I risultati: chi cresce in campagna è più a rischio

L’analisi mostra “chiare differenze” tra aree rurali e urbane nei modelli di adiposità, con il 24% dei bambini 3-4enni di campagna che convive con sovrappeso o obesità, rispetto al 16% di quelli in aree urbane. Circa il 19% dei bimbi ‘rurali’ presentava obesità addominale, rispetto al 13% dei coetanei di città. I piccoli delle aree rurali, rispetto a quelli delle aree urbane, dormivano di più (in media 11 ore e 19 minuti contro 11 ore e 11 minuti) e trascorrevano più tempo davanti agli schermi (1 ora e 26 minuti ogni 24 ore, contro 1 ora e 14 minuti). I ricercatori hanno inoltre rilevato che un’attività fisica di intensità da moderata a vigorosa (per esempio corsa e gioco energico) in ambienti urbani e un’attività fisica leggera (gioco a basso consumo energetico) in aree rurali erano correlate a un rischio maggiore di sovrappeso in base al Bmi, ma non di obesità addominale in base al Whtr. “Questo – chiarisce Uusitalo – potrebbe riflettere il fatto che il rapporto vita-altezza è un indicatore migliore di adiposità, mentre il Bmi non distingue tra massa grassa e massa muscolare che tende ad aumentare con una maggiore attività fisica”. Solo nelle aree rurali un tempo maggiore passato davanti allo schermo è stato associato a un rischio superiore sia di sovrappeso sia di obesità addominale.

In campagna più tempo davanti agli schermi

Secondo la coautrice del lavoro, Elina Engberg del Folkhälsan Research Center e università di Helsinki, “l’associazione più forte fra tempo trascorso davanti allo schermo e indicatori di adiposità nelle aree rurali potrebbe essere in parte spiegata dal maggior tempo passato di fronte a uno schermo osservato tra i bambini di campagna, mentre altri fattori sembrano svolgere un ruolo più significativo nel determinare adiposità nelle aree urbane. Le conseguenze sulla salute e la persistenza dell’obesità infantile precoce nell’età adulta – rimarca l’esperta – evidenziano la necessità di sforzi per migliorare le abitudini sociali e le strategie preventive, orientati alla famiglia a livello locale, che potrebbero ridurre il gap di rischio per i piccoli delle aree rurali”. Tuttavia, i ricercatori non nascondono i limiti dello studio basato sulla valutazione dei genitori, piuttosto che su misure oggettive, del tempo trascorso davanti allo schermo e dei ritmi del sonno. Di contro, il punto di forza della ricerca è di aver esaminato un campione piuttosto ampio e di aver misura diversi parametri come altezza, peso e circonferenza vita, nonché valutato l’attività fisica e il tempo di sedentarietà tramite dispositivi.

 

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