Per la seconda volta nel mondo, almeno stando a quanto descritto finora in letteratura, è stata usata la chirurgia robotica in pediatria per intervenire su una parte molto delicata dell’intestino: il duodeno. L’intervento chirurgico innovativo, eseguito dal professore Mirko Bertozzi, direttore della Chirurgia Pediatrica della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, su un bambino di nove anni, ha risolto un ‘web duodenale incompleto’, una rara condizione congenita che, fin dalla nascita, causava ricorrenti episodi di vomito.
“Il web duodenale è una malformazione congenita in cui una membrana sottile forma una sorta di ‘rete’ che può ostacolare il normale flusso del cibo nel tratto digerente – spiega Mirko Bertozzi, direttore ff Chirurgia Pediatrica -. Il bambino è giunto alla nostra attenzione con una storia di vomiti ricorrenti, principalmente notturni, di tipo alimentare, con materiale non completamente digerito. Nonostante questi episodi, il bambino ha sempre mantenuto buone condizioni generali, senza manifestare altri disturbi gastrointestinali”.
Il bambino ha effettuato diversi esami diagnostici, tra cui un RX transito dell’apparato digerente, che ha mostrato un duodeno regolare, ma con una lieve dilatazione del bulbo e della porzione discendente. Inoltre, è stata riscontrata una formazione lineare sospetta, compatibile con un piccolo web duodenale non ostruttivo. Per confermare la diagnosi e valutare la gravità della condizione, è stata eseguita un’esofagogastroduodenoscopia in sedazione (un esame diagnostico che permette l’osservazione interna dell’esofago, dello stomaco e del duodeno), che ha evidenziato una dilatazione della prima porzione del duodeno e una stenosi (restringimento anomalo e innaturale) tra la prima e la seconda porzione duodenale, indicativa di un web (diaframma) duodenale incompleto, che può ostacolare il passaggio del cibo.
“Questa patologia viene diagnostica, di norma, in epoca prenatale o neonatale – spiega il professore Bertozzi -. Per cui, se è già da considerarsi rara l’incidenza della patologia nei primi giorni di vita, circa un caso ogni 10mila nati vivi, è ancora più rara trattarla in un bambino di nove anni“. Confermata la diagnosi, il piccolo è stato sottoposto a un intervento chirurgico robotico, durante il quale è stata rimossa la formazione anomala del duodeno, preservando la papilla di Vater e ripristinando il normale flusso del cibo nel tratto digerente.
Il decorso post-operatorio è stato regolare, e il bambino è stato dimesso. Oggi, le sue condizioni sono ottime e non presenta alcuna sintomatologia. “Esaminando attentamente la letteratura, questo intervento risulta essere il secondo caso documentato a livello mondiale per una condizione simile. Tuttavia, mentre il caso precedente riguardava una stenosi duodenale, il nostro intervento ha comportato la rimozione completa del web duodenale, un approccio mai eseguito prima”, conclude il professor Mirko Bertozzi.
L’équipe che ha operato il piccolo paziente era composta dal direttore ff Chirurgia Pediatrica Mirko Bertozzi, dai chirurghi pediatrici Alessandro Raffaele e Francesco De Leo, dal medico in formazione specialistica Carlo Ferlini, dall’anestesista Silvia Guarisco e dalle strumentiste Valeria Bertolini e Rosella Mezzadra (nella foto).
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