Salute 7 Aprile 2025 10:42

7 Aprile: “Dal diritto alla salute al dovere di proteggerla”. Intervista al Ministro Orazio Schillaci

“In Italia il Servizio Sanitario Nazionale svolge un ruolo cruciale nella promozione della salute fin dai primi giorni di vita, con interventi specifici previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione, incentrati sui primi 1000 giorni di vita”. Tuttavia, avverte il Ministro “permangono differenze regionali significative, legate a disparità socioeconomiche”
7 Aprile: “Dal diritto alla salute al dovere di proteggerla”. Intervista al Ministro Orazio Schillaci

“Healthy Beginnings, Hopeful Futures” ossia “Inizi sani, futuri pieni di speranza”. È questo il tema della Giornata Mondiale della Salute, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che si celebra ogni anno il 7 aprile. La giornata rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle strategie e sulle politiche da adottare per garantire un inizio di vita sano ai bambini, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione, ma offre anche l’occasione per riflettere sul passaggio dal diritto alla salute al dovere alla salute. La Costituzione italiana, all’articolo 32, sancisce che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Un principio in cui si sottolinea che la salute non è solo un diritto personale ma anche una responsabilità sociale.

Garantire un inizio di vita sano significa non solo offrire cure mediche adeguate, ma anche promuovere stili di vita corretti e prevenire le malattie attraverso educazione e sensibilizzazione. Il dovere alla salute implica quindi l’adozione di comportamenti responsabili da parte dei cittadini, in particolare per tutelare i soggetti più vulnerabili, come i bambini.

In Italia, come ricorda il Ministro della Salute, Orazio Schillaci a Sanità Informazione, il Servizio Sanitario Nazionale svolge un ruolo cruciale nella promozione della salute fin dai primi giorni di vita, con interventi specifici previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione, incentrati sui primi 1000 giorni di vita. Tuttavia, avverte, permangono differenze regionali significative, legate a disparità socioeconomiche che incidono anche sullo stato di salute infantile, come il tasso di obesità.

 

Ministro Schillaci, il tema della Giornata Mondiale della Salute 2025 è “Healthy Beginnings, Hopeful Futures”. Quali politiche concrete si stanno adottando per garantire un inizio di vita sano ai bambini italiani, soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione?

Il nostro Servizio Sanitario Nazionale può contare su un’eccellente assistenza perinatale che è il vero focus della Giornata mondiale della Salute 2025. Per garantire ai bambini italiani un inizio sano è importante che siano messi in atto tutti quegli interventi già indicati nel Piano nazionale della Prevenzione, diretti a promuovere la salute nei primi 1000 giorni di vita che determinano quello che sarà lo stato di salute nell’arco della vita. In questo ambito oggi abbiamo diverse linee di intervento e di formazione sia a livello nazionale (Ministero della Salute e ISS) sia a livello di ASL dirette alla diffusione di questi determinanti di salute.

 

Il Servizio Sanitario Nazionale ha un ruolo fondamentale nella promozione della salute fin dai primi giorni di vita. Come possiamo assicurare che tutte le famiglie, indipendentemente dalle condizioni socioeconomiche, abbiano accesso alle cure preventive e ai programmi educativi per una crescita sana? Quanto incide il “gradiente regionale”?

Vi sono indubbiamente regioni con situazioni socioeconomiche più svantaggiate che hanno elevati tassi di obesità infantile. Un problema che non va sottovalutato assolutamente e che va affrontato soprattutto incoraggiando un cambiamento culturale, attraverso una strategia interistituzionale affinché passi il messaggio dell’importanza di adottare stili di vita sani fin dai primi anni di vita. Tra l’altro, viene poco evidenziato, ma il PNRR, in un’ottica di maggiore equità di accesso alle cure, prevede il potenziamento dell’assistenza territoriale pediatrica per costruire una sanità a misura dei bisogni sanitari e sociali anche dei più piccoli.

 

Promuovere “Healthy Beginnings” significa anche sensibilizzare i cittadini sull’importanza di adottare stili di vita sani fin dall’infanzia. Come incentivare una maggiore consapevolezza e responsabilità individuale nella cura della propria salute, soprattutto tra i giovani e le famiglie?

Attraverso le campagne di sensibilizzazione che stiamo promuovendo soprattutto sui social del Ministero della Salute per raggiungere il più alto numero di giovani.

Inoltre, pochi mesi fa è partito nelle scuole italiane il progetto “W la salute” promosso dal Ministero della Salute in collaborazione con Disney Italia e Giunti Editore proprio per educare i nostri bambini all’adozione di stili di vita sani, facendoli divertire. La scuola è il luogo privilegiato dove diffondere questi messaggi ai ragazzi che a loro volta li possono trasmettere anche all’interno della famiglia ed entrare a far parte della cultura di un individuo.

 

 

 

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