Salute 16 Luglio 2024 11:31

La sindrome da vomito ciclico colpisce il 2% della popolazione. Nuove linee guida per diagnosi e cure efficaci

L'American Gastroenterological Association (AGA) ha pubblicato sulla rivista Gastroenterology una nuova linea guida che punta ad aiutare i medici e i pazienti a riconoscere i sintomi della sindrome del vomito ciclico
La sindrome da vomito ciclico colpisce il 2% della popolazione. Nuove linee guida per diagnosi e cure efficaci

Colpisce il 2% della popolazione, ma ci voglio anni prima di ricevere una diagnosi e un trattamento efficace. La sindrome del vomito ciclico è una condizione invalidante e misconosciuta. I pazienti ci convivono in silenzio, ma le cure ci sono. Per questo l’American Gastroenterological Association (AGA) ha pubblicato sulla rivista Gastroenterology una nuova linea guida che punta ad aiutare i medici e i pazienti a riconoscere i sintomi della sindrome del vomito ciclico. “Una diagnosi è uno strumento potente”, sottolinea David Levinthal, direttore del centro di neurogastroenterologia e motilità presso l’University of Pittsburgh Medical Center e autore. “Non solo aiuta i pazienti a dare un senso ai sintomi debilitanti, ma consente agli operatori sanitari di creare un piano di trattamento efficace”, aggiunge.

I sintomi invalidanti della sindrome del vomito ciclico

La sindrome del vomito ciclico (CVS) è un disturbo cronico dell’interazione intestino-cervello caratterizzato da episodi improvvisi di nausea intensa, vomito e conati di vomito, separati da periodi senza episodi. La CVS può essere lieve (meno di 4 episodi/anno che durano meno di 2 giorni) o moderata-grave (più di 4 episodi/anno che durano più di 2 giorni e richiedono almeno 1 visita al pronto soccorso o ricoveri ospedalieri). Nei pazienti affetti da CVS non si riscontra vomito ripetitivo tra gli episodi, ma si possono manifestare sintomi lievi come nausea, indigestione e vomito occasionale. Sebbene la CVS possa colpire chiunque, è più comune nelle donne e nei giovani adulti. La CVS è anche più comune nelle persone che hanno una storia personale o familiare di emicrania.

Per la diagnosi è fondamentale avere una storia dettagliata degli episodi di vomito

Gli esperti esortano i pazienti che hanno sintomi di vomito cronico a farsi avanti e a chiedere ai loro medici informazioni sulla sindrome del vomito ciclico. Condividere una storia dettagliata di episodi di vomito passati è fondamentale per una diagnosi. Ai pazienti viene spesso diagnosticata erroneamente un’influenza intestinale o un’intossicazione alimentare, ma quando questi sintomi si verificano ripetutamente, l’AGA consiglia ai medici di considerare la CVS come una potenziale diagnosi. “La CVS viene diagnosticata in base a criteri clinici ed è fondamentale evitare test eccessivi e non necessari”, evidenzia Thangam Venkatesan, autore dell’AGA Clinical Practice Update e direttore della sezione di neurogastroenterologia e motilità presso l’Ohio State University.

Crisi prevenibili con modifiche allo stile di vita

La CVS può essere gestita modificando lo stile di vita (sonno regolare e gestione dello stress) e con una combinazione di farmaci per prevenire e interrompere gli attacchi. La CVS presenta quattro fasi distinte: interepisodica, prodromica, emetica e di recupero, ciascuna delle quali è associata a un approccio terapeutico e a un obiettivo di gestione distinti. Attualmente, metà dei pazienti con CVS utilizzano i servizi del pronto soccorso almeno una volta all’anno e un terzo dei pazienti con CVS diventa “disabile” a causa della sua condizione. Diagnosi più tempestive possono impedire ai pazienti di sperimentare queste complicazioni. “Il nostro obiettivo con questo Clinical Practice Update è di aumentare la consapevolezza della sindrome del vomito ciclico per ridurre il ritardo diagnostico e aumentare l’accesso dei pazienti al trattamento”, conclude Levinthal.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.