One Health 30 Maggio 2024 17:22

Giornata senza tabacco, Airc “Nuoce al Pianeta: per coltivarlo deforestati 3,5 mln di ettari di terreno ogni anno”

Airc: "La produzione di ogni singola sigaretta richiede circa 3,7 litri di acqua. I mozziconi rappresentano il 40% di tutti i rifiuti dispersi nei mari e nei fiumi"
Giornata senza tabacco, Airc “Nuoce al Pianeta: per coltivarlo deforestati 3,5 mln di ettari di terreno ogni anno”

Chi fuma nuoce alla sua salute, a quella altrui ed all’intero Pianeta. Il ciclo di produzione del tabacco comporta “un enorme impatto ambientale”. Innanzitutto, “per fare spazio alle piantagioni ogni anno vengono deforestati 3,5 milioni di ettari di terreno”. Poi c’è il “consumo spropositato di acqua: la produzione di una singola sigaretta richiede circa 3,7 litri, mentre a livello globale sono utilizzate circa 22 miliardi di tonnellate di acqua ogni anno, l’equivalente di quasi 9 milioni di piscine olimpioniche”. Senza contare la questione rifiuti: “I mozziconi rappresentano il 40% di tutti quelli dispersi nei mari e nei fiumi, il quadruplo delle bottiglie di plastica”.  A diffondere i dati, alla vigilia della Giornata mondiale senza tabacco, è la Fondazione Airc che quest’anno colora di ‘verde’ la sua battaglia contro il fumo e annuncia una partnership con il progetto ‘Dominate the Water‘ del campione di nuoto Gregorio Paltrinieri. Obiettivo: sensibilizzare i più giovani.

I rischi, malattie e morte

“Oltre il 45% dei decessi per tumore in Italia potrebbe essere evitato agendo sui principali fattori di rischio, primo fra tutti il fumo”, sottolinea l’Airc, citando “le stime calcolate nello studio Global Burden of Disease, condotto negli Stati Uniti dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme)”. Nel fumo di sigaretta si nascondono “oltre 70 sostanze classificate come cancerogene, tra cui catrame, arsenico e polonio-210″, ricorda la Fondazione. Il fumo si conferma quindi “prima causa di morte evitabile, responsabile di diversi tumori”, ma anche “di malattie respiratorie e cardiovascolari. Il ministero della Salute stima che ogni anno in Italia oltre 93mila decessi siano attribuibili al fumo. Secondo l’ultimo Rapporto Aiom-Airtum sui numeri del cancro in Italia, più dell’80% delle morti per tumore del polmone sono causate dal fumo di tabacco. Ciò nonostante, l’abitudine al fumo è ancora molto diffusa”, conferma l’Airc.

Perché smettere di fumare

“Smettere di fumare a qualsiasi età rappresenta sempre e comunque un vantaggio, riducendo del 30-40% il rischio di morire per cancro del polmone e per tutte le patologie collegate”, rimarca la Fondazione. Il cui primo obiettivo restano però i giovani. “Per sensibilizzare ragazzi e ragazze sui danni del fumo per la salute individuale e per quella dell’ambiente”, Airc si allea con Dominate The Water, circuito di manifestazioni di nuoto in acque libere ideato da Paltrinieri – spiega in una nota – con l’obiettivo di promuovere la cultura della sostenibilità ambientale tutelando i mari e le spiagge italiane, e insieme rilanciare il valore della prevenzione attraverso contenuti ed eventi aperti al pubblico come il laboratorio ‘Senza filtro’ firmato da Airc Factory (Home – Airc Factory). La prima tappa della stagione 2024 partirà il 31 agosto a Cattolica, per poi proseguire a Piombino (21-22 settembre) e a Mondello (12-13 ottobre).

Il valore dei progressi nella diagnosi e cura dei tumori

“Grazie ai progressi nella diagnosi e cura dei tumori, il numero delle morti oncologiche continua a diminuire”, ma Fondazione Airc punta l’accento su quella che appare come “l’unica eccezione eclatante: la mortalità per cancro del polmone. Secondo l’ultimo rapporto Aiom-Airtum, il 36,6% delle morti oncologiche evitate negli uomini nel periodo 2007-2019 è legato ai progressi compiuti nella lotta al tabagismo e alle migliori opportunità di diagnosi e cura. Nelle donne, a parità di opportunità di diagnosi e cura, è stato invece documentato un eccesso di 16.036 morti per tumore del polmone, il 16% in più di quanto atteso, e si riscontra soprattutto nelle donne con più di 65 anni”. Per contrastare questa “epidemia”, come la definiscono gli esperti, Airc ha destinato solo nel 2024 oltre 7 milioni di euro a 72 progetti di ricerca e borse di studio sul tema. Gli studi hanno l’obiettivo di comprendere meglio le caratteristiche biologiche del tumore del polmone, di diagnosticare sempre più precocemente la malattia e di curarla con maggiore sicurezza ed efficacia.

 

 

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