Salute 11 Marzo 2024 13:27

Covid: sintomi diversi tra uomini e donne, studio rivela i motivi del divario di genere sulla mortalità

L’infezione Covid-19 si manifesta più duramente negli uomini, con sintomi che potrebbero spiegare il divario di genere sul tasso di mortalità, notoriamente più basso nelle donne. Uno studio dell’Università di Basilea ha dimostrato che gli uomini con Covid-19 riportano un aumento della frequenza cardiaca e della temperatura cutanea più elevato rispetto alle controparti femminili

di V.A.
Covid: sintomi diversi tra uomini e donne, studio rivela i motivi del divario di genere sulla mortalità

L’infezione Covid-19 si manifesta più duramente negli uomini, con sintomi che potrebbero spiegare il divario di genere sul tasso di mortalità, notoriamente più basso nelle donne. Uno studio dell’Università di Basilea ha dimostrato che gli uomini con Covid-19 riportano un aumento della frequenza cardiaca e della temperatura cutanea più elevato rispetto alle controparti femminili. I risultati, pubblicati sulla rivista Plos One, si basano su dati raccolti tramite dispositivi indossabili utilizzati da un gruppo 1.244 persone. I soggetti sono stati sottoposti anche a prelievi di sangue e a questionari.

Tra i sintomi più frequenti negli uomini, l’aumento della frequenza cardiaca e respiratoria

Gli strumenti elettronici indossati hanno misurato la frequenza respiratoria, la frequenza cardiaca, la variabilità della frequenza cardiaca e la temperatura cutanea dei soggetti. Le domande del questionario servivano invece a segnalare sintomi e sensazioni quotidiane. Tramite un algoritmo di intelligenza artificiale i ricercatori hanno elaborato i dati raccolti: oltre 1,5 milioni di ore di informazioni fisiologiche. I risultati delle analisi hanno mostrato che gli uomini riportano aumenti maggiori della temperatura cutanea, della frequenza respiratoria e della frequenza cardiaca in caso di contagio. “Il nostro lavoro – commentano i ricercatori – fornisce le evidenze di risposte fisiologiche diverse tra uomini e donne. Queste differenze potrebbero contribuire a spiegare il divario esistente tra i due generi in termini di mortalità”.

Le risposte anticorpali delle donne sono più alte

Gli esperti non hanno rilevato distinzioni per quanto riguarda i titoli anticorpali, ma sono emerse risposte anticorpali delle cellule T più forti nelle donne rispetto alle controparti maschili. Questo parametro, in particolare, sembrava associato a una progressione peggiore della malattia. “La fase iniziale di Covid-19 – concludono gli scienziati – potrebbe essere correlata a differenze di genere chiave nei meccanismi immunologici che potrebbero potenzialmente spiegare la progressione differenziale della malattia tra donne e uomini. Il nostro lavoro evidenzia l’importanza dell’utilizzo di dispositivi indossabili per documentare questi parametri e fornire informazioni preziose, utili a sviluppare interventi personalizzati e tempestivi per ogni paziente”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Contributi e Opinioni

Giornata Infermieri. Testimonianze: “Chi va via, e chi ritorna…”

Rosaria ha accolto l’ordine di servizio arrivato a dicembre 2013. Ad accompagnarlo una frase: “Sono pazienti particolari, si prenda cura di loro”. Era il 2013 e Rosaria da allora non...
Politica

Diabete: presentate al Governo le istanze dei medici e dei pazienti

Dopo aver promosso gli Stati Generali sul Diabete, lo scorso 14 marzo, alla presenza del ministro della Salute, di rappresentanti dell’ISS e di AGENAS, FeSDI, l'Università di Roma Tor Ver...
Advocacy e Associazioni

Malattia renale cronica, Vanacore (ANED): “La diagnosi precoce è un diritto: cambia la storia dei pazienti e il decorso della patologia”

Il Presidente dell’ANED: “Questa patologia, almeno agli esordi, non dà segni di sé, è subdola e silenziosa. I primi sintomi compaiono spesso quando la malattia renale ...