Responsabilità professionale 6 Luglio 2017 16:17

Prevenzione e formazione, Pelissero (Presidente AIOP): «Così le strutture private tengono basso il contenzioso medico-paziente»

Il numero uno dell’ospedalità privata in Italia spiega ai nostri microfoni come la riforma della responsabilità professionale incida sul lavoro dei camici bianchi: «Prevenzione e formazione su rischio clinico per aumentare la sicurezza del paziente ed evitare contenziosi e risarcimenti»

«Nelle nostre strutture il contenzioso sanitario è sotto la media, ma l’obiettivo principale da perseguire è quello della sicurezza del paziente. Per questo dobbiamo fare sempre di più puntando su prevenzione e formazione sul rischio clinico». Gabriele Pelissero, Presidente Nazionale AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata), spiega ai nostri microfoni come anche il personale delle strutture sanitarie private si stia adeguando alla Legge Gelli-Bianco sulla responsabilità professionale.

Una riforma che cambia di molto il rapporto di forze tra i pazienti e chi esercita la professione sanitaria in Italia e che spinge questi ultimi ad aumentare il proprio livello di formazione, in particolare sul rischio clinico: «Abbiamo affrontato questo problema – spiega ancora Pelissero – nella scuola di formazione AIOP e con un manuale che si occupa proprio di risk management. Siamo consapevoli che la nuova normativa impegna ancora di più le strutture. Per questo – continua – dobbiamo accrescere ulteriormente il nostro senso di responsabilità, il nostro impegno, e ovviamente sul rischio l’obiettivo è la prevenzione». Il motivo di questa attenzione è molto semplice: «Siamo convinti che a nessuno faccia piacere essere causa di un danno o doverlo risarcire. Tutti vogliamo che ci sia una buona sanità e che i pazienti vengano curati al meglio. Questo ovviamente già avviene – spiega Pelissero –, tant’è che nelle nostre strutture il contenzioso sanitario non è particolarmente elevato. Anzi, è sotto la media. Questo però non vuol dire che dobbiamo accontentarci. Dobbiamo fare sempre di più e meglio perché quello della sicurezza del paziente è, per noi, un obiettivo assolutamente centrale. Per questo – conclude Pelissero – ci sforzeremo a lavorare in questo senso ancora di più».

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...