Salute 8 Settembre 2023 10:31

Alcol, rischi molto alti per mamme e neonati

Abortività spontanea, morte intrauterina e insorgenza di difetti dello sviluppo fetale: la Società Italiana di Neonatologia mette in guardia le donne in attesa sulla dipendenza da alcolici

Alcol, rischi molto alti per mamme e neonati

L’uso di sostanze stupefacenti e alcol nel periodo della gravidanza può avere effetti avversi sulla salute della donna e del feto. Le donne sono a più alto rischio di sviluppare un disturbo da uso di sostanze (DUS) durante il periodo fertile rispetto agli uomini perché, nel fenomeno della “addiction”, esiste una differenza di genere che le rende più suscettibili a passare dall’uso sporadico, all’uso problematico e, infine, al disturbo da uso di sostanze conclamato.

Il consumo di alcol in gravidanza è comune in molti Paesi e circa il 10% delle donne nella popolazione generale consuma alcol durante la gravidanza (Rapporti ISTISAN 23/3).

Non essendo stata a tutt’oggi stabilita una dose di alcol sicuramente esente da rischi durante la gravidanza, la Società Italiana di Neonatologia (SIN), in occasione della Giornata mondiale della sindrome feto-alcolica e disturbi correlati, che si celebra il 9 settembre, ribadisce che è opportuno astenersi completamente durante tutto il periodo.

Gli effetti dell’alcol in gravidanza

Il consumo cronico di quantità eccessive di alcol può, infatti, causare seri problemi a madre e neonato, aumentando il rischio di abortività spontanea, morte intrauterina, sindrome della morte improvvisa in culla, parto pretermine, basso peso alla nascita, ma, in particolar modo, può essere responsabile dell’insorgenza di difetti dello sviluppo fetale a carico di vari organi e apparati e di disabilità dello sviluppo neurocognitivo infantile. Queste disabilità, conseguenti all’esposizione all’etanolo in utero, sono note come Disturbi dello Spettro Alcolico Fetale (FASD) e la FAS, o Sindrome Feto Alcolica, ne è la forma clinica più grave.

Nell’ambito del complesso quadro della FAS, le sostanze alcoliche possono, inoltre, causare la Sindrome da Astinenza Neonatale (SAN), una condizione patologica causata dalla brusca cessazione dell’effetto di queste sostanze, cronicamente assunte dalla madre in gravidanza e trasferite al feto per via placentare.

Sebbene ci siano interventi efficaci per arginare e prevenire i rischi correlati all’alcol, molte donne in gravidanza, in Europa, continuano a bere e ci sono ancora poche azioni in atto a livello regionale e nazionale. Dai Rapporti ISTISAN 23/3 si evince, infatti, che l’Unione Europea ha i tassi più alti al mondo di FASD, oltre 2,5 volte la media globale.

“Da anni, come Società Italiana di Neonatologia, insieme al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, auspichiamo ad aumentare la consapevolezza nelle donne in gravidanza, in età fertile e che stanno programmando una gravidanza, attraverso campagne di comunicazione e prevenzione”, afferma il Dott. Luigi Orfeo, Presidente SIN. “È importante, infatti, garantire un’informazione quanto più corretta, immediata ed esauriente possibile, che renda le donne consapevoli, evitando di esporre loro ed i nascituri ai rischi di danni evitabili, sostenendo uno stile di vita più sano e azzerando il consumo di alcolici”.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Ambiente

Qualità aria Milano. Consulcesi: “Puntare al raggiungimento degli obiettivi UE 2030 senza più deroghe”

Il nuovo piano sulla mobilità e sulla qualità dell’aria per Milano è un passo importante verso una città più verde e sicura ma è necessario inseguire gl...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Contributi e Opinioni

Giornata Infermieri. Testimonianze: “Chi va via, e chi ritorna…”

Rosaria ha accolto l’ordine di servizio arrivato a dicembre 2013. Ad accompagnarlo una frase: “Sono pazienti particolari, si prenda cura di loro”. Era il 2013 e Rosaria da allora non...
Politica

Diabete: presentate al Governo le istanze dei medici e dei pazienti

Dopo aver promosso gli Stati Generali sul Diabete, lo scorso 14 marzo, alla presenza del ministro della Salute, di rappresentanti dell’ISS e di AGENAS, FeSDI, l'Università di Roma Tor Ver...