One Health 6 Settembre 2023 13:58

Cambiamenti climatici, estate 2023: la più calda della storia

Con una temperatura media di 16,77°C, oltre mezzo grado sopra la media stagionale, l’estate 2023 è la più calda mai registrata a livello globale. I dati del Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus
Cambiamenti climatici, estate 2023: la più calda della storia

L’estate 2023, con più di mezzo grado sopra la media stagionale, è stata di gran lunga la più calda mai registrata a livello globale, con una temperatura media di 16,77°C. A diffondere la notizia è il Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con il finanziamento dell’Ue. La temperatura media europea per l’estate – fa sapere C3S – è stata di 19,63°C, che con 0,83°C sopra la media risulta la quinta più calda per la stagione estiva. Il periodo giugno-luglio-agosto 2023 ha presentato precipitazioni superiori alla media nell’America settentrionale, occidentale e nordorientale, in alcune parti dell’Asia, del Cile e del Brasile, nell’Australia nordoccidentale e in gran parte dell’Europa occidentale e della Turchia, con record locali di precipitazioni che in alcuni casi hanno provocato inondazioni.

I Paesi più secchi

Al contrario, l’Islanda, l’arco alpino, la Scandinavia settentrionale, l’Europa centrale, gran parte dell’Asia, il Canada, il Nord America meridionale e la maggior parte del Sud America hanno registrato condizioni più secche della media. In alcune regioni, queste condizioni di siccità hanno persino portato a significativi incendi boschivi. L’estate 2023 ha assistito a ondate di calore marino in diverse zone d’Europa, tra cui l’Irlanda e il Regno Unito a giugno e il Mediterraneo a luglio e agosto. Il 2023 ha registrato anomalie della temperatura superficiale marina da record nell’Atlantico settentrionale e nell’oceano globale.

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Agosto il mese più caldo

Il mese di agosto 2023 – rileva Copernicus – è stato il più caldo a livello globale e più caldo di tutti gli altri mesi, ad eccezione solo di luglio 2023. La temperatura superficiale dell’aria in media globale di 16,82°C registrata nell’agosto 2023 è stata di 0,71°C più calda della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 per il mese di agosto e di 0,31°C più calda del precedente agosto più caldo dell’anno 2016. Si stima che il mese di agosto 2023 sia stato più caldo di circa 1,5°C rispetto alla media preindustriale del periodo compreso tra il 1850 e il 1900. Sono state registrate ondate di calore in diverse regioni dell’emisfero settentrionale, tra cui l’Europa meridionale, gli Stati Uniti meridionali e il Giappone. Temperature ben superiori alla media si sono registrate in Australia, in diversi Paesi del Sud America e in gran parte dell’Antartide. Le temperature marine dell’aria sono state molto al di sopra della media in diverse regioni.

Il 2023 il secondo anno più caldo di sempre

L’anomalia della temperatura globale per i primi 8 mesi del 2023 (gennaio-agosto) è al secondo posto tra le più calde mai registrate, solo 0,01°C al di sotto dell’anno 2016, attualmente l’anno più caldo mai registrato. «Con l’agosto più caldo, seguito dai mesi più caldi di luglio e giugno, i record di temperatura globale continuano a infrangersi nel 2023, portando l’estate boreale 2023 ad essere la più calda registrata nei nostri dati che risalgono al 1940 – commenta Samantha Burgess, vicedirettore del C3S – . Il 2023 è attualmente al secondo posto tra gli anni più caldi, a soli 0,01ºC dal 2016, quando mancano ancora 4 mesi alla conclusione dell’anno. Nel frattempo, l’oceano globale ha registrato ad agosto sia la temperatura superficiale giornaliera più calda mai registrata, sia il mese più caldo mai registrato. Le prove scientifiche sono schiaccianti: continueremo ad assistere a nuovi record climatici e a eventi meteorologici estremi più intensi e frequenti che avranno un impatto sulla società e sugli ecosistemi, fino a quando non smetteremo di emettere gas serra».

 

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