Salute 11 Luglio 2023 09:58

Vaccini nasali contro Covid, influenza e 2 batteri: Iss partecipa a progetto europeo

La missione del progetto è ottimizzare le strategie contro le infezioni respiratorie. Si punta sull’immunità mucosale
Vaccini nasali contro Covid, influenza e 2 batteri: Iss partecipa a progetto europeo

È  una delle sfide più sentite fra i ricercatori del settore infettivologia: riuscire a sviluppare vaccini nasali in grado di sbarrare le porte di ingresso di virus e batteri che provocano infezioni respiratorie. Una sfida complessa, come è stato messo in evidenzia dagli sforzi messi in campo durante la pandemia. A questo traguardo lavora adesso anche l’Istituto superiore di sanità (Iss), che in una nota spiega di essere partner di Nosevac, un progetto di ricerca innovativo per lo sviluppo di vaccini nasali contro le infezioni causate dai batteri S. pneumoniae (Streptococcus pneumoniae) e B. pertussis (Bordetella pertussis) ed i virus influenzali e Sars-CoV-2, “infezioni responsabili di importanti malattie respiratorie con un alto tasso di morbidità e mortalità, rispettivamente polmonite, pertosse, influenza e Covid-19″.

Il progetto

Nato sotto il coordinamento dell’European Vaccine Initiative, il progetto Nosevac è stato affidato a un pool di esperti composto da 12 team di ricerca provenienti dall’Ue, dalla Svizzera e dal Regno Unito, e si prefigge l’obiettivo di sviluppare formulazioni vaccinali contenenti proteine o Rna relativi ad antigeni dei batteri e virus che infettano il tratto respiratorio superiore. In particolare, nei prossimi 5 anni il consorzio lavorerà per creare un vaccino nasale bivalente verso lo Streptococcus pneumoniae e la Bordetella pertussis, e un altro diretto contro virus influenzali e Sars-CoV-2. «Ci si aspetta che Nosevac apra un filone di ricerca strategico volto a combattere i patogeni respiratori con un alto rischio epidemico», spiega l’Iss.

Il ruolo dell’Iss

«Il progetto affronta un tema di grande attualità ovvero ottimizzare nuove strategie vaccinali per combattere le infezioni respiratorie ad alto rischio epidemico verso cui è necessario stimolare una risposta protettiva nelle alte vie respiratorie, punto di ingresso dei patogeni – evidenzia il responsabile scientifico Iss per il progetto, Eliana Marina Coccia -. In questo contesto il Dipartimento di malattie infettive dell’Iss rappresenta un partner particolarmente attento alla lotta contro le infezioni emergenti e riemergenti verso cui sono in corso diversi studi relativi alla patogenesi, ai meccanismi di immunoevasione e antibiotico-resistenza».

Perchè stimolare un’immunità mucosale

L’approccio basato sulla messa a punto di formulazioni per vaccinazioni intranasali nasce dall’esigenza di stimolare un’immunità mucosale per prevenire non solo l’infezione ma anche la colonizzazione microbica, eventi non ben controllati dalle vaccinazioni ‘classiche’ intramuscolo o sottocutanee. All’interno di Nosevac, l’Iss è leader del task per la caratterizzazione dei candidati vaccinali utilizzando modelli in vitro basati su cellule primarie umane, in virtù della sua competenza di settore.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

ISS: “Proteggi il domani”, il rap fatto dai ragazzi per promuovere la vaccinazione anti-HPV

In occasione della Settimana Mondiale dell'Immunizzazione l'Istituto superiore di sanità diffonde “Proteggi il domani”, il rap per la prevenzione dell’Hpv fatto dai ragazzi pe...
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre: la carezza della Chiesa ai malati

Il Pontefice, dopo un lungo ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale da cui era stato dimesso il 23 marzo scorso, si è spento il 21 aprile alle 7.35. Con lui se ne va un aut...