Pandemie 14 Giugno 2023 13:16

Disturbi del sonno: aumentano i rischi di Long Covid

I ricercatori: «L'identificazione di potenziali fattori di rischio di Long Covid permetterà di individuare popolazioni vulnerabili e di definire interventi preventivi mirati»
Disturbi del sonno: aumentano i rischi di Long Covid

Disturbi del sonno precedenti all’infezione da Sars-CoV-2 rappresentano fattore di rischio per lo sviluppo di sintomi da Long Covid. Lo rivela uno studio Univaq che getta luce sull’inesplorata relazione tra sonno pre-infezione e Long Covid. Un lavoro appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Brain, Behavior, and Immunity, giornale ufficiale della PsychoNeuroImmunology Research Society. Lo studio è stato condotto dai ricercatori del Laboratorio di Psicofisiologia del Sonno e Neuroscienze Cognitive dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Possibili interventi preventivi mirati

«L’identificazione di potenziali fattori di rischio di Long Covid – spiega il professor Michele Ferrara, responsabile del progetto di Ricerca – rappresenta una sfida medica di primo ordine, al fine di garantire l’individuazione di popolazioni vulnerabili e la definizione di interventi preventivi mirati».  Lo studio prospettico ha coinvolto un campione di oltre 700 persone con infezione da Sars-CoV-2 che sono state valutate in due occasioni: prima dell’infezione (aprile 2020) e dopo aver contratto il virus (aprile 2022).

Lo studio

Nella valutazione iniziale, sono stati misurati qualità e durata del sonno e i sintomi di insonnia. Nella valutazione di follow-up, i ricercatori hanno valutato la presenza di un’ampia gamma di sintomi tipici di Long Covid (psichiatrici, neurologici, cognitivi, fisici e respiratori) che sono stati esperiti a distanza di uno e tre mesi dalla fase acuta della malattia, così  come gli effettivi tempi di recupero per ritornare al pieno livello di funzionalità pre-contagio. La ricerca ha dimostrato come una scarsa qualità del sonno, i sintomi di insonnia, e una ridotta durata del sonno prima dell’infezione da Sars-Cov-2 siano associati alla  manifestazione di un maggiore numero di sintomi a lungo termine post-Covid-19.

I disturbi del sonno come fattore di rischio

Inoltre, i disturbi del sonno rappresentano un fattore di rischio significativo per lo sviluppo di pressoché tutti i sintomi di Long Covid esaminati, oltre che determinare maggiori tempi di recupero funzionale. «Con il nostro studio – spiega Federico Salfi, ideatore dell’articolo – abbiamo voluto ribaltare il paradigma e proporre un nuovo punto di vista, dimostrando come i problemi di sonno costituiscano anche un importante antecedente della sindrome Long Covid».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.