Lavoro 12 Giugno 2023 16:48

Intelligenza artificiale, Rossi (INAIL): «Moltissime potenzialità ma serve verifica delle conseguenze del suo utilizzo»

Il sovrintendente nazionale dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro spiega a Sanità Informazione quali sono gli ambiti applicativi dell’IA nel settore degli infortuni sul lavoro

È possibile applicare l’intelligenza artificiale anche nell’ambito degli infortuni sul lavoro? Ovviamente sì ed è un qualcosa che sta già accadendo. «L’intelligenza artificiale – spiega Patrizio Rossi, sovrintendente nazionale INAIL, intervistato da Sanità Informazione nel corso del convegno “Gli scenari gestionali e assicurativi nella sanità italiana”, andato in scena l’8 e il 9 giugno presso le aule dell’Università Sapienza di Roma – è una sfida molto importante che abbiamo, in parte, già raccolto. Le potenzialità sono moltissime ma necessitano, ovviamente, di una verifica di tutte le conseguenze che può avere. In termini esemplificativi – continua –, senza dubbio l’intelligenza artificiale può rappresentare per noi un momento di sintesi, di crescita e ipervalorizzazione nell’ambito della stima del danno biologico alla persona».

E l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, «più di altri ambiti», ha la possibilità di applicare «l’intelligenza artificiale potendo contare su tabelle di legge, e quindi su valori stabili e fissi di stima del danno biologico, e su criteri sempre normati, legislativi, che possono risultare un punto fermo nell’ambito della valutazione. L’intelligenza artificiale può, a nostro avviso, avere ambiti di applicazione molto più estesi per quanto attiene, ad esempio, alla verifica del rapporto casuale tra le patologie e l’esposizione professionale e, in particolar modo, del complesso rapporto che sussiste tra una causa patologica professionale e le cosiddette associazioni epidemiologiche. Ecco, sono tutti ambiti che stiamo cercando di verificare per poter ottimizzare l’applicazione dell’intelligenza artificiale. Tutto ciò deve ovviamente avvenire in maniera graduale e progressiva».

Ma di fronte all’imporsi di nuove tecnologie come questa, che impattano molto profondamente anche sul lavoro, quanto è importante la formazione dei professionisti? «Se la formazione è stata importante fino a ora – spiega ancora Rossi – lo sarà ancora di più in questo caso, sia per quanto riguarda i medici che per tutti i professionisti sanitari. L’unica riserva che ho sempre manifestato riguarda l’efficacia formativa dell’attività. Si potrebbe riformarla e innovarla non solo grazie alle novità che vengono introdotte attraverso l’intelligenza artificiale ma proprio perché dobbiamo progettare attività formative che abbiano già insite nella progettazione la verifica dell’efficacia formativa stessa. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale – conclude il sovrintendente nazionale INAIL –, ritengo che la formazione sia rivolta innanzitutto verso un estremo tecnicismo del professionista, il quale dovrà avere la capacità di adattare la propria attività professionale e il proprio giudizio medico-legale a quelli che sono gli input e i supporti che l’intelligenza artificiale può fornirci».

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Contributi e Opinioni

Giornata Infermieri. Testimonianze: “Chi va via, e chi ritorna…”

Rosaria ha accolto l’ordine di servizio arrivato a dicembre 2013. Ad accompagnarlo una frase: “Sono pazienti particolari, si prenda cura di loro”. Era il 2013 e Rosaria da allora non...
Politica

Diabete: presentate al Governo le istanze dei medici e dei pazienti

Dopo aver promosso gli Stati Generali sul Diabete, lo scorso 14 marzo, alla presenza del ministro della Salute, di rappresentanti dell’ISS e di AGENAS, FeSDI, l'Università di Roma Tor Ver...