Salute 31 Maggio 2023 16:36

Aviaria, esperti: «Un rischio vero, serve monitorare trasmissione da uomo a uomo»

Ricciardi: «Un rischio vero, serve monitorare trasmissione da uomo a uomo» Il virus dell’aviaria “rappresenta un rischio vero, serve monitorare. L’importante che non ci sia trasmissione da uomo a uomo, questa è la principale variabile da tenere sotto controllo. Il passaggio dall’animale all’uomo sappiamo che c’è: è un meccanismo che conosciamo bene, l’auspicio è che […]

Aviaria, esperti: «Un rischio vero, serve monitorare trasmissione da uomo a uomo»

Ricciardi: «Un rischio vero, serve monitorare trasmissione da uomo a uomo»

Il virus dell’aviaria “rappresenta un rischio vero, serve monitorare. L’importante che non ci sia trasmissione da uomo a uomo, questa è la principale variabile da tenere sotto controllo. Il passaggio dall’animale all’uomo sappiamo che c’è: è un meccanismo che conosciamo bene, l’auspicio è che non diventi un’infezione che si contagia attraverso il contatto tra umani”. Così Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, in merito alla conferma, da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) di due casi di contagio tra allevatori di polli in Inghilterra e Irlanda del Nord. “E’ necessario quindi – continua – continuare a vigilare. Da sempre l’aviaria è tra le infezioni che fanno più paura, per le caratteristiche del virus influenzale che è mutevole e anche per gli animali che la veicolano, che sono prossimi all’uomo, soprattutto quelli di allevamento. L’aviaria è motivo di preoccupazione proprio per l’imprevedibilità del virus”.

Lopalco: «Va strettamente monitorata ma rischio pandemico al momento non c’è»

“Finché il ceppo virale resta di tipo aviario – cioè con bassissima capacità di diffusione da uomo a uomo – il rischio pandemico non esiste. Ma la possibilità del salto di specie è il motivo per cui l’influenza aviaria è così strettamente monitorata”. A dirlo Pier Luigi Lopalco, docente di epidemiologia dell’università del Salento in merito alla conferma, da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) di due casi di contagio tra allevatori polli in Inghilterra e Irlanda del Nord. “Gli allevatori sono da sempre a rischio di contagio diretto dagli animali, quindi questi casi non rappresentano una novità né un pericolo di sanità pubblica se non c’è trasmissione da uomo a uomo”, conclude.

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...