Advocacy e Associazioni 17 Dicembre 2025 10:13

Tumore al seno, nasce il comitato per le politiche regionali di Europa donna Italia

Rafforzare la voce delle pazienti nei territori, ridurre le disuguaglianze regionali nell’accesso a screening e cure, promuovere risposte più omogenee ai bisogni delle donne con tumore al seno. Con questi obiettivi nasce il Comitato per le politiche regionali di Europa Donna Italia

di I.F.
Tumore al seno, nasce il comitato per le politiche regionali di Europa donna Italia

C’è una parola che ritorna spesso quando si parla di tumore al seno in Italia: disuguaglianze. Differenze nell’accesso agli screening, nei tempi di diagnosi, nei percorsi di cura che cambiano da regione a regione e che pesano sulla vita delle donne. È da questa consapevolezza che prende il via il Comitato per le politiche regionali di Europa Donna Italia, il Co.Po.Re., presentato nel corso della riunione nazionale del movimento. Il Co.Po.Re. nasce con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle delegazioni regionali di Europa Donna Italia e favorire un confronto strutturato tra i territori. Il comitato lavorerà per individuare le criticità a livello locale, condividere buone pratiche e promuovere risposte più efficaci e omogenee ai bisogni di prevenzione e cura delle donne con tumore al seno. Un passo ulteriore nel dialogo con le istituzioni regionali e nazionali, a tutela dei diritti delle pazienti e della qualità dei percorsi assistenziali.

Una rete capillare che cresce

Europa Donna Italia coordina oggi una rete di circa 185 associazioni di pazienti su tutto il territorio nazionale. Le delegazioni regionali, attualmente 14, sono raddoppiate nell’ultimo anno e rappresentano un vero e proprio ponte tra il livello nazionale e le realtà associative locali. Una presenza capillare che consente di intercettare i bisogni delle donne e di leggere da vicino le difficoltà che emergono nei diversi contesti regionali. Il Co.Po.Re. nasce dall’esigenza di promuovere confronti e soluzioni concrete a livello locale”, spiega Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia. Proprio per questo, al comitato è stato affiancato un ampio progetto di formazione specifica, pensato per rendere omogenee le competenze delle delegate regionali su public affairs, soft skills, advocacy e comunicazione. L’obiettivo è chiaro: costruire una rappresentanza autorevole, capace di dialogare con la comunità scientifica, sociale e con le istituzioni. “Un volontariato qualificato – sottolinea D’Antona – deve configurarsi sempre più come una rappresentanza credibile e significativa, in grado di portare la voce delle pazienti in tutte le sedi decisionali, a partire proprio dalle Regioni”.

Le disuguaglianze che ancora pesano sulle donne

Il nodo delle differenze territoriali resta centrale. “Nel nostro Paese persiste una marcata frammentazione dell’accesso ai programmi di screening e dell’assistenza oncologica”, evidenzia Loredana Pau, vicepresidente di Europa Donna Italia e coordinatrice del Co.Po.Re. Differenze che possono riguardare regioni anche vicine geograficamente e che dipendono dalla forte regionalizzazione dell’organizzazione sanitaria, con un’applicazione variabile delle regole sui territori. Secondo Pau, il nuovo comitato potrà diventare uno spazio di confronto e scambio di esperienze virtuose, da cui far nascere percorsi di advocacy regionali orientati a ridurre le disuguaglianze. “Come donne e come pazienti – afferma – sono differenze che non vorremmo più sentire”. Il Co.Po.Re. si propone così come uno strumento concreto per trasformare l’ascolto dei bisogni locali in azioni condivise, capaci di incidere sulle politiche sanitarie regionali. Con l’avvio del Comitato per le politiche regionali, Europa Donna Italia rafforza il proprio impegno a tutela dei diritti delle donne con tumore al seno, puntando su una voce sempre più unita e competente nei territori.

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